FLORENCE

Valutazione
Consigliabile, problematico *
Tematica
Matrimonio - coppia, Musica, Storia
Genere
Commedia
Regia
Stephen Frears
Durata
110'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Gran Bretagna, Stati Uniti
Titolo Originale
Florence Foster Jenkins
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Alexander Desplat
Montaggio
Valerio Bonelli

Orig.: Gran Bretagna/Stati Uniti (2016) - Sogg. e scenegg.: Nicholas Martin - Fotogr.(Scope/a colori): Danny Cohen - Mus.: Alexander Desplat - Montagg.: Valerio Bonelli - Dur.: 110' - Produz.: Michael Kuhn, Tracey Seaward per Pathé Pictures International, Qwerty Films - FESTA DEL CINEMA DI ROMA XI^ EDIZIONE 2016 SELEZIONE UFFICIALE - GOLDEN GLOBE 2017 CANDIDATO PER: MIGLIOR FILM COMMEDIA/MUSICAL, ATTORE (HUGH GRANT) E ATTRICE (MERYL STREEP) PROTAGONISTI, ATTORE NON PROTAGONISTA (SIMON HELBERG).

Interpreti e ruoli

Meryl Streep (Florence Foster Jenkins), Hugh Grant (St. Clair Bayfield), Simon Helberg . (Cosme McMoon), Rebecca Ferguson (Kathleen), Nina Arianda (Agnes Stark), John Kavanagh (Artuto Toscanini), Christian Mckay (Conte Wilson), David Haig (Carlo Edwards), Mark Arenold (Cole Porter), Josh O'Connor (Donaghy), Paola Dionisotti (baronessa Le Feyre), James Sobol Kelly . (Edgar)

Soggetto

New York, 1944. Florence Foster Jenkins, ricca ereditiera e mecenate generosa, è diventata una protagonista nei salotti dell'alta società grazie alla sua passione per la musica classica. Aiutata da St Clair Bayfield, marito e manager, Florence diventa ben presto famosa. Un giorno decide di esibirsi alla Carnegie Hall in un concerto per i soldati reduci di guerra. E' la grande sfida della sua vita...

Valutazione Pastorale

"Tratto da un storia vera": in questo caso l'incipit è vero e opportuno. Nulla della vicenda raccontata è inventato, tutto corre sul filo di una invenzione tanto suggestiva quanto affascinante. Stephen Frears, l'inglese già regista di "The Queen", "Philomena", dimostra ancora una volta una non comune capacità di affrontare argomenti tra loro diversissimi, ogni volta risolvendoli in maniera appropriata ed elegante, capace non solo di 'rappresentare' ma di 'entrare' nello spirito del tempo, di tirare fuori la sostanza e il vitalità dei singoli personaggi. In particolare questo copione ruota con intelligenza ed abilità intorno ad un tema forte, quello della verità, che si fa ambiguo paravento di menzogne e insieme dolce schermo di sotterfugi. Veramente Florence non si è mai resa conto di stonare? e veramente St Clair l'ha difesa e protetta con assoluto amore contro tutto e tutti, anche a costo di sfidare il ridicolo? E come giudicare il comportamento di Cosme McMoon, il pianista, sempre scettico ma alla fine anche lui convinto a stare dalla parte della donna? Si entra in un gioco ad incastro affascinante e ingannevole, dal quale è difficile uscire se non facendo ricorso ad una fiducia che scavalca il 'normale'. Come detto, la regia è brava a muoversi con sinuosa dinamicità in questo scambio di ruoli e di atteggiamenti. Attorno ai personaggi principali, i comprimari formano un coro pronto a cambiare reazioni e partecipazione. Alla fine Florence è vincitrice e insieme vittima di questo stringente cerchio di interrogativi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente problematico.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto di qualità quanto a confezione, tematiche, modi di realizzazione.

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