FRANCOFONIA

Valutazione
Problematico, Raccomandabile, dibattiti **
Tematica
Guerra, Politica-Società, Potere, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Aleksandr Sokurov
Durata
87'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Francia, Germania, Paesi Bassi
Titolo Originale
Francofonia
Distribuzione
Academy Two
Musiche
Murat Kabardokov

Orig.: Francia/Germania/Paesi Bassi (2015) - Sogg. e scenegg.: Alexsandr Sokurov - Fotogr.(a colori/B&N): Bruno Delbonnel - Mus.: Murat Kabardokov - Montagg.:Alexei Jankowski, Hans Jorg Weissbrich - Dur.: 87' - Produz.: Ideal Audience, Zero One Film, N279 Enrtetainment in coproduzione con Arte France Cinema e Le Musee du Louvre.

Interpreti e ruoli

Lois Do De Lencquesaing (Jacques Jaujard), Benjamin Utzerath (Conte Franziskus Wolff Metternich), Vincent Nemeth (Napoleone), Johanna Korthals Altes (Marianna), Andrey Chelpanov (se stesso), Jean Claude Caer (voce italiana: Umberto Orsini), Alexander Sokurov .

Soggetto

All'inizio Sokurov in persona è in contatto via computer con una collega su una nave nell'oceano. Il mare è grosso e la comunicazione va e viene. Nel carico ci sono importanti pezzi d'arte...

Valutazione Pastorale

Presentato in concorso alla 72^ Mostra del Cinema di Venezia 2015,è il nuovo film diretto da Aleksandr Sokurov, il più noto regista russo contemporaneo, ammirato e apprezzato per titoli quali "Madre e figlio", "Moloch", e "Faust", Leone d'oro a Venezia nel 2011. Merita ricordare anche "Arca Russa" (2002), girato dall'autore tutto all'interno dell' Hermitage di Leningrado, un grande piano sequenza in grado di muoversi dentro stanze, corridoi e cortili e di toccare la poesia invisibile dietro quegli scenari artistici. Collegandosi a quel precedente, l'autore si occupa ora del Louvre a partire dall'occupazione tedesca di Parigi all'inizio della seconda guerra mondiale. "Francofonia" si propone infatti come la storia di Jacques Jaujard, direttore in quegli anni del museo parigino, e di Franziscus Wolff Metternich, ufficiale dell'occupazione nazista e responsabile della struttura per parte tedesca. Gli anni della dominazione germanica in terra di Francia rappresentano solo un punto di partenza. Dal quale Sokurov muove per esplorare il rapporto tra arte e potere. Il grande museo parigino diventa esempio vivo di civiltà e occasione per entrare nel profondo dell'importanza che l'opera d’arte ha sulle vite che la osservano. "Chi sarei stato senza aver potuto vedere gli occhi di chi è vissuto prima di me?" dice il narratore, riflettendo su una galleria di ritratti, non semplici ricordi di volti ma radiografie di corpi e spirito, memoria fissate per noi di sensazioni e sentimenti che da un preciso periodo storico trapassano nel vortice di una storia universale. Il lavoro di Sokurov impressiona per la ricchezza di spunti e suggestioni che trasmette, conquista e commuove per la capacità di essere insieme diario, testimonianza, affresco. Una capacità non comune di farsi interprete di noi esseri umani in balia del tempo che passa e dell'arte che spesso lasciamo colpevolmente in mano alla violenza e alla guerra. Tristemente folle e attuale, è un film da vedere e meditare: affidato, con scelta intelligente per la versione italiana, alla voce di Umberto Orsini, una ricchezza in più. Dal punto di vista pastorale, per la capacità di costruire uno scenario forte e compiuto tra storia, arte, mente e spirito, entrando nel fondo del cuore dello spettatore, il film è da valutare come raccomandabile, problematico e da affidare a dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da proporre in occasioni mirate e particolari, laddove sia possibile accostare con serietà e proprietà di contributi i numerosi spunti offerti dal racconto.

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