Sogg.: basato sui personaggi creati da Keith A. Walker - Scenegg.: Karen Janszen, Corey Blechman, John Mattson - Fotogr.: (scope/a colori) Laszlo Kovacs - Mus.: Basil Poledouris - Montagg.: Robert Brown, Dallas Puett - Dur.: 110' - Produz.: Lauren Shuler- Donner, Jennie Lew Tugend
Interpreti e ruoli
Jason James Richter (Jesse), Michael Madsen (Glen Greenwood), August Schellenberg (Randolph Johnson), Jayne Atkinson (Annie Greenwood), Francis Capra (Elvis), Mary Kate Schellhardt (Nadine), Elizabeth Peña (Kate Haley), Jon Tenney, M.Emmet Walsh, Mykelti Williamson, Paul Tuerpe, John Considine, Steve Kahan, Neal Matarazzo
Soggetto
il quindicenne Jesse, che vive con Glen e Annie Greenwood, i genitori adottivi, riceve un giorno una ben triste notizia: la madre, che viveva lontano e che dall'infanzia non ha più rivista, è morta. Lo sconforto del ragazzo si inasprisce, perché un ignoto fratellastro, Elvis, appena undicenne, d'ora in poi vivrà in casa con lui. Elvis ha un carattere pungente, ma la vita in campeggio sotto la tenda lenisce ogni dolore, tanto più perché Jesse ha individuato nel branco delle "orche assassine" il suo amico Willy, il balenottero che ora con la madre Zampa di Gatto, il fratello Puntino e la sorella Luna nuota insieme agli altri colossali cetacei, liberi e felici, in una splendida cala del Pacifico sud-orientale. Due anni prima Jesse e Willy (allora in un acquario cittadino) erano diventati amici e il ragazzo, dopo averlo addestrato, gli aveva dato la libertà in mare. Al campeggio la vita scorre lieta: Jesse ha ritrovato Nadine, la coetanea figlioccia di Randolph Johnson (l'anziano indiano possessore di un battello e grande conoscitore delle orche) ed anche il fratellastro si diverte ai richiami che Jesse fa con la sua armonica, per stimolare tuffi e buffonerie acquatiche del bestione bianco-nero. Improvvisamente la baleniera Daka va ad urtare contro le rocce della cala e il petrolio ne fuoriesce. L'inquinamento è grave e l'avvenire delle orche appare segnato. Luna deve essere bloccata in acqua per subire da parte della biologa Kate Haley iniezioni protettive, in quanto è rimasta a lungo invischiata nella macchia nera ed oleosa. L'operazione è difficile, perché ora Willy la difende e se la prende con tutti. Anche l'indiano ricorre a radici misteriose, ben note ai suoi antenati. Intanto la società proprietaria della baleniera coltiva un progetto di sfruttamento delle orche a fini di lucro: ma in un bar Elvis ha sentito parlare gli interessati dell'infame progetto e ne informa Jesse. E Jesse malgrado tanti tecnici arrivati sul posto e tanti mezzi impiegati, tenta di salvare i suoi amici marini. Aiutato da Nadine e da Elvis, saliti con lui a bordo di un motoscafo, il ragazzo guida le orche verso la macchia di petrolio che, nel frattempo, ha preso fuoco: il branco rotto il recinto riesce a superare il blocco; Nadine ed Elvis sono salvati da un elicottero della Guardia Costiera, mentre Jesse semisoffocato da fumo e da esalazioni è salvato proprio dal suo fedele amico Willy, che lo porta sul dorso al di là della barriera di fiamme. L'amicizia tra il ragazzo e il balenottero si è confermata validissima ed anche l'affetto tra i due ragazzi si è fatto intenso, perché ogni asprezza è caduta, quando il più piccolo, commosso, dona a Jesse la foto spiegazzata della madre morta, assicurando al fratello maggiore che lei amava tutti e due.
Valutazione Pastorale
gli effetti speciali forse costituiscono la parte più valida ed interessante del film dove emergono diversi temi: l'adozione dei minori; la difficoltà di adattamento ad un nuovo nucleo familiare; la nostalgia per una madre apparentemente ingrata; la gelosia tra due fratellastri, col più piccolo che ha usurpato in pratica l'affetto della madre al maggiore, da lei abbandonato, e che sottolinea l'equilibrio psicologico dei genitori adottivi, capaci di padroneggiare con coerenza, affetto ed anche fermezza la difficile situazione di due creature che devono accettarli come padre e madre. Si sfiora, con molto tatto, il tema dell'innamoramento innocente tra i due adolescenti. Accanto a questo c'è il tema della natura offesa dall'ingordigia e dalla colpevole trascuratezza dell'uomo; dell'animale usato a scopo di lucro, con una galleria di individui buoni e cattivi schematica, ma efficace. Tuttavia la parte psicologica del film risulta assai più debole di quella spettacolare. Le orche, vere o finte che siano, monopolizzano la storia, con le loro evoluzioni spettacolari.