FROM HELL – La vera storia di Jack lo squartatore

Valutazione
Accettabile-riserve, crudezze**
Tematica
Letteratura, Morte, Potere, Psicologia, Storia
Genere
Thriller
Regia
Albert e Allen Hughes
Durata
120'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
From hell
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Terry Hayes, Rafael Yglesias tratto dal racconto a disegni di Alan Moore e Addie Campbell
Musiche
Trevor Jones
Montaggio
Dan Lebental

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: tratto dal racconto a disegni di Alan Moore e Addie Campbell - Scenegg.: Terry Hayes, Rafael Yglesias - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Deming - Mus.: Trevor Jones - Montagg.: Dan Lebental - Dur.: 120' - Produz.: Don Murphy, Jane Hamsher, Amy Robinson.

Interpreti e ruoli

Johnny Depp (Fred Abberline), Heather Graham (Mary Kelly), Ian Holm (sir William Gull), Jason Flemyng (Netley), Robbie Coltrane (Peter Godley), Lesley Sharp (Kate Eddowes), Susan Lynch (Liz Stride), Terence Harvey (ben Kidney), Katrin Cartlidge (Dark Annie Chapman), Estelle Skornik . (Ada)

Soggetto

Londra 1888. L'ispettore Fred Abberline, che cerca sollievo nell'oppio dopo la perdita di moglie e figlia, ha delle visioni di omicidi. Nel quartiere di Whitechapel un serial killer, che la stampa chiama Jack lo squartatore, estrae organi dai cadaveri appena sgozzati. Incaricato di indagare sul caso, Abberline conosce cinque prostitute e si innamora di una di loro, Mary Kelly, che sogna di tornare in Irlanda per rifarsi una vita. Le donne vengono uccise una dopo l'altra, perché testimoni del matrimonio segreto tra il principe erede al trono e un'ex prostituta loro amica, dalla cui unione é nata una bambina. Ma poiché l'uomo ha contratto la sifilide, sarebbe scandalosamente la figlia la legittima erede. La regina Vittoria affida alla Massoneria il compito di eliminare ogni prova. Lobotomizzata l'inopportuna sposa e affidata la bambina a un orfanotrofio, alcuni confratelli incaricano il medico della famiglia reale, sir William Gull, di uccidere le cinque prostitute secondo il rito massone. E' lui Jack lo squartatore. A salvarsi è soltanto Mary, grazie ad un fortuito scambio di persona, e Abberline, per non far sospettare che una testimone é sopravvissuta al massacro, rinucia a raggiungerla in Irlanda, dove la ragazza si rifugia insieme all'ignara bambina. Sir William viene poi processato dalla massoneria e eliminato per porre fine alla vicenda.

Valutazione Pastorale

"From hell" (il titolo originale) corrisponde all'indirizzo del mittente su una lettera scritta da Jack lo squartatore. Il personaggio non é nuovo per il cinema, ma se le precedenti trasposizioni avevano raccontato la storia attraverso gli occhi dell'alta borghesia, qui i due registi partono dalla prospettiva della gente comune, delle vittime che vivono nello squallore, per arrivare a dipingere un convincente affresco storico che analizza i rapporti di potere tra classi sociali. Tra i temi di interesse: la comunità scientifica emergente in quel fine secolo, portata da un lato ad affinare le conoscenze anatomiche e terapeutiche dall'altro ad affidarsi a riti esoterici; la famiglia reale, dove Vittoria é rappresentata come sovrana che decide della vita e della morte dei suoi sudditi; la polizia divisa tra moderne procedure di indagine e insabbiamenti, tra razionalismo e visioni causate dall'oppio, vizio dell'epoca; il conflitto infine tra Inghilterra e Irlanda. Argomenti tutti trattati sempre in modo non banale, e anzi funzionale allo svolgimento narrativo. Ricordato che il copione deriva da un fumetto e che di conseguenza con bella scelta la regia si muove tra estremo realismo degli ambienti e atmosfere gotiche, va aggiunto che la profondità dell'intreccio e la costruzione dei personaggi possono suggerire l'idea di una metafora sul potere. Proprio il potere è l'inferno del titolo, come sembra dire l'immagine finale: il profilo regale troneggia, schiacciandoli, anche sugli occhi di un cadavere. Dal punto di vista pastorale quindi il film è da valutare positivamente, per la serietà con cui è trattata una materia delicata. Riserve sono da esprimere per l'inevitabile presenza di crudezze e di passaggi più forti, peraltro motivati dalla vicenda e mai portati a livello di gratuiti eccessi.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, tenendone bene presente il genere e gli sviluppi visivi, che possono risultare ostici per alcune fasce di pubblico. Oltreché prestarsi ad alcune riflessioni, il film è comunque di buon livello anche sul piano spettacolare.

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