Sogg. e Scenegg.: Tod Carroll - Fotogr.: (normale/a colori), Jan Kiesser - Mus.: Gabriel Yared - Montagg.: Richard Chew - Dur.: 125' - Produz.: Tony Ganz, Deborah Blum
Interpreti e ruoli
Michael Keaton (Daryl Pointer), Kathy Baker (Charlie Standers), Morgan Freeman (Craig), M. Emmett Walsh (Richard Dirks), Luca Bercovici (Lenny), Tate Donovan (Donald Towle), Henry Judd Baker, Sandra Foster, Pamela Dunlap, Claudia Christian, Brian Bemben, Anne Kerry Ford
Soggetto
la vita di Daryl Pointer è arrivata ad una svolta: membro di una società immobiliare egli ha "preso in prestito" 92.000 dollari affidatigli da un cliente, per fare investimenti che non gli vanno affatto bene e, fosse poco, una mattina trova in coma la donna che sta nel suo letto, una tossicodipendente che ha fornito cocaina a lui pure. Dovendo restare a disposizione della polizia, Daryl ha bisogno di un posto tranquillo e discreto: lo trova in una clinica specializzata, dove i tossicodipendenti e gli alcoolisti per circa un mese fanno analisi mediche e terapia di gruppo, affidati soprattutto al capo infermiere Craig un ex-alcoolista. Sulle prime la convivenza non è facile; poi poco a poco il corpo di Darly si purifica delle sostanze nocive e la sua stessa personalità subisce notevoli cambiamenti e finisce con il partecipare alla vita comunitaria, alle assemblee in cui il club degli ex-alcoolisti festeggia chi, al termine della cura è guarito. Pertanto Daily viene affidato ad uno "sponsor", Richard Dirks, un ex-alcoolista che lo consiglia e, al caso, riprende in maniera assai severa. È nella clinica che Darly ha incontrato Charlie Standers una donna che ha molto sofferto nella vita e che, finita la terapia, torna nella casa dove convive con Lenny un pregiudicato tossicodipendente. L'amicizia per Charlie si trasforma in amore, Daily pensa che insieme possono iniziare una nuova esistenza: lei sembra convinta, lui confessa ai propri soci i suoi impicci finanziari ma, sia pure comprendendone le ragioni, essi lo licenziano e con ciò Darly si mette a cercar lavoro. Ma la donna rifiuta di seguirlo: Lenny è anche un individuo fragile e essa non si sente di abbandonarlo. Ad un ennesimo appello telefonico, Charlie decide di mettersi con Darly ma, in un incidente d'auto perde la vita. L'anziano Richards avverte Darly che ora dovrà trovare nella solitudine e unicamente nella sua volontà la forza per controllare da sé la propria vita. E, all'assemblea degli ex-alcoolisti, con una umiltà ed un senso di responsabilità che gli erano assolutamente ignoti, Darly Pointer testimonia del suo impegno sincero.
Valutazione Pastorale
"Fuori dal tunnel" del regista Glenn Gordon Caron è film serio, di grande attualità, privo di proclami e messaggi, ma essenziale per contenuto e modi espressivi. Non ci sono né anatemi, né pietismi; c'è molto realismo, a volte crudo, mentre la vicenda e la narrazione rispondono ad una logica precisa, con personaggi coerenti e plausibili. Tutto è rimesso alla volontà di risorgere, per ricominciare a vivere senza illusioni nocive e indegne. La sceneggiatura rileva spesso un taglio felice (da citare la scena della telefonata Charlie-Lenny, come pure quella della festa da ballo dei soggetti in terapia, che appaiono in quel momento insolitamente lieti e liberi), mentre non vi è dubbio che anche sotto il profilo scientifico e terapeutico il film si avvale di una base di informazione larga e meditata. L'interpretazione è notevole, sia di Michael Keaton che, moderato come tossicodipendente ma vacuo e frenetico come individuo, grado a grado esce dal tunnel acquisendo spessore e maturità, sia di Kathy Baker, non bella, ma intensa e sofferta nella sua prestazione.