FUORI DI ME

Valutazione
Accettabile-riserve, brillante
Tematica
Amicizia, Giovani, Lavoro, Mass-media, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Gianni Zanasi
Durata
80'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Pablo distribuzione
Musiche
Giuliano Taviani
Montaggio
Rita Rognoni

Orig.: Italia (1999) - Sogg. e scenegg.: Gianni Zanasi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giulio Pietromarchi - Mus.: Giuliano Taviani - Montagg.: Rita Rognoni - Dur.: 80' - Produz.: Pupkin Production e Gianluca Arcopinto.

Interpreti e ruoli

Paolo Sassanelli (tutti nel ruolo di se stessi), Lorenzo Viaconzi, Marit Nissen, Dino Abbrescia, Lilian Sassanelli, Gianni Zanasi .

Soggetto

Un regista, Gianni, e suoi attori, Paolo e Lorenzo, vengono invitati a presentare il loro film a Bari. Anzi un quartiere di Bari, il Cep, tra i più malfamati della città e dove, quando l'unico cinema del luogo fa una proiezione, è un vero e proprio avvenimento. Così, in una atmosfera molto strana e imprevedibile, avviene la trasformazione: gli attori diventano delle vere star, e questa si tramuta nella loro grande occasione. Fingono di essere delle celebrità e attirano fan, giornalisti locali, e tutto un quartiere che vuole vedere da vicino i protagonisti della 'macchina' cinema. Tutto sembra fantastico e piacevole, con aspiranti attori che si esibiscono, finchè davanti al cineteatro un giovane non spara a due coetanei a bordo di uno scooter. La realtà riprende brutalmente il sopravvento sulla finzione. Il regista e gli attori cadono di nuovo nei dubbi relativi all'uso e all'importanza del cinema come strumento di conoscenza.

Valutazione Pastorale

Il progetto nasce nel 1998 a Bari, dove il regista Gianni Zanasi si trova per presentare il suo film d'esordio "Nella mischia". Quando vince un premio in pellicola al festival di Arezzo, Zanasi decide di usarla per girare questo 'Fuori di me'. "Non m'importa niente della società e del sociale: mi interessano i soci, cioé le persone...Se riesci ad appassionarti a quello che è fuori di te, alla follia della vita, allora hai delle sorprese..." dice Zanasi. Breve nello sviluppo (appena 80'), il film del regista emiliano è dunque da considerare una sorta di prova ancora di apprendistato, in attesa di confronti più impegnativi: un ritrattino svelto e non sempre attento, giocato sulla mescolanza di finzione e realtà. Gli attori stanno allo scehrzo, dividendosi tra se stessi e alcuni personaggi inventati. Esercitazione giovanile, minimalista, piccola e sbrigativa. Dal punto di vista pastorale, c'é comunque attenzione per il 'ruolo della persona, c'é rispetto per la non 'particabilità' del luoghi, c'è una generale attenzione di approccio ai problemi di tutti i giorni. Con riserve per qualche affrettatezza e banalità, il film è da valutare come accettabile, e brillante.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si rivolge ad un pubblico specializzato in cineforum, circoli del cinema, scuole di cinema.

Le altre valutazioni

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