Sogg.: liberamente ispirato al romanzo Germinal di Emile Zola, Scenegg.: Claude Berri - Arlette Langmann - Fotogr.: (scope/a colori) Yves Angelo - Mus.: Jean-Louis Roques - Montagg.: Herve De Luze - Dur.: 160 - Produz.: Renn Productions, Paris
Interpreti e ruoli
Miou-Miou (Maheude), Renaud Sechand (Etienne Lantier), Judith Henry (Catherine Maheu), Gerard Depardieu (Emil Maheu), Jean-Roger Milo (Chaval), Laurent Terzieff (Suvarin), Jean Carmet, Bernard Fresson, Jean-Pierre Bisson, Jacques Dacqmine, Anny Duperey
Soggetto
durante la seconda metà del secolo scorso nel villaggio minerario di Montsou, nel nord della Francia, la famiglia Maheu, sei figli di cui uno da svezzare, vive del lavoro della miniera: papà Maheu, la figlia Catherine e i tre maschi scendono ogni mattina nei pozzi, mentre il nonno è in pensione coi polmoni bruciati dalla polvere di carbone. Larrivo dal sud di Etienne Lantier scuote il miserabile tran tran degli operai, la cui misera paga non basta. Catherine, pur attratta da Etienne, che lama, è come plagiata dal brutale Chaval, che la seduce e la porta a casa sua. Il figlio più grande Zacharie, tra laltro vuole sposarsi, e questo significa unaltra paga in meno. Poiché è stata fondata da poco in Inghilterra lInternazionale Socialista, Etienne, sensibile ai problemi della classe operaia, cerca di creare una coscienza sindacale nei compagni: si crea dapprima un fondo cassa, e poi si arriva allo sciopero, al picchettaggio dei pozzi, agli scontri con i crumiri, alla distruzione dei macchinari. Mentre le ricche famiglie dei padroni banchettano sontuosamente o elargiscono ridicole elemosine in natura o in vestiario, la folla si abbandona ad atti di violenza, come lo sfregio del cadavere di un esoso commerciante ad opera delle donne infuriate. In uno scontro con la milizia, chiamata dai padroni, papà Maheu perde la vita. Etienne deve nascondersi; vengono ingaggiati minatori belgi e riaperte le miniere; un anarchico russo, esule, Suvarin, che predica la distruzione violenta del pianeta, finisce per sabotare la miniera: lallagamento blocca Etienne, Catherine e Chaval. I due uomini litigano e Chaval rimane ucciso. Dopo la reciproca dichiarazione damore, Catherine muore e solo Etienne si salva. Il grisou ha ucciso anche Zacharie Maheu, impegnato nei soccorsi. Mentre si allontana Etienne riflette amaramente sugli eventi sperando in un futuro migliore.
Valutazione Pastorale
summa della coscienza socialista fine ottocento, il romanzo di Zola (1885) analizzava con lamaro realismo di chi non ha una visione trascendente della realtà umana, il tessuto sociale tra i più diseredati e reietti della società del suo tempo. Prima schiavi o galeotti, poi servi della gleba, e quindi operai, i lavoratori resi tali da leggi fatte su misura per padroni tanto validi quanto corrotti conducono la vita bagnandola col loro sudore, le loro lacrime ed il loro sangue. La coscienza di classe, stimolata dallopera intellettuale di Marx ed Engels e poi dalla massiccia e capillare propaganda socialista e comunista ha certamente contribuito ad eliminare, per gran parte dellumanità che lavora sotto padrone, situazioni estreme come quelle cui il film si riferisce. Loccasione che si presentava a Berri con questo affresco era quindi assai densa di valenze storiche, sociali, psicologiche, formative. Invece la pellicola, con uno stile che oscilla continuamente tra soap opera e colossal, debordante nella durata, didascalica, iconografica nelle immagini e condita con truculente crudezze o con retoriche rappresentazioni della classe borghese, finisce, anziché coinvolgere lo spettatore nelle tematiche trattate, per annoiarlo. Un Depardieu troppo satollo per essere un minatore affamato, una sporcizia che sa di nerofumo e una miseria troppo retorica completano il quadro. Da elogiare comunque il grande impegno organizzativo e la livida fotografia.