Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: tratto dalla raccolta di racconti "Heat" di Joyce Carol - Scenegg.: Lisanne Skyler, Tristine Skyler - Fotogr.(Panoramica/ a colori): Jim Denault - Mus.: Michael Brook - Montagg.: Julia Janata, Anthony Sherin - Dur.: 91' - Produz.: Laura Gabbert, George LaVoo.
Interpreti e ruoli
Heather Matarazzo (Judith), Michael Weston (Jimmy), bebe Neuwirth (Trix), Zach Braff (Wesley), Mary McCormack (Leila Lee), Tristine Skyler (Irene), Chris Noth . (Sonny)
Soggetto
Judith, sedici anni, e il fratello Wesley, poco più grande, sono nella stazione di pullman della loro cittadina. Aspettano di partire per New York, dove lui comincerà ad andare al college. Wesley é seduto e legge un libro, Judith, più inquieta, non riesce a stare ferma, rivede con la memoria la loro difficile situazione familiare, i bruschi rapporti tra i genitori, il nervosismo e la tensione continua. Intorno il movimento della stazione: una donna alla ricerca di volantini, un vecchietto che compra biglietti della lotteria, una giovane dall'aria spaventata. Mentre cammina, Judith viene avvicinata da Jimmy, un suo coetaneo che dapprima le dice di essere anch'egli in attesa di partire ma poi le confessa di essere un frequentatore assiduo di quel luogo, dove passa interi pomeriggi. Jimmy conosce tutte le persone che vanno e vengono, soprattutto conosce le loro storie, e comincia raccontarle a Judith: cosa é veramente accaduto alla ragazza bruna alla ricerca di un'avventura romantica, o alla donna matura che desiderava un figlio. Judith si lascia coinvolgere da questi racconti, sa che non può distinguere ciò che é vero da qualche invenzione, ma capisce quanti problemi si possano nascondere dietro uno sguardo o un atteggiamento all'apparenza incomprensibili. Quando arriva il momento della partenza, Wesley sale sul pulman per New York, Judith su quello per la cittadina di Roma. Lei e Jimmy si scambiano gli indirizzi. Forse si vedranno di nuovo.
Valutazione Pastorale
La regista Lisanne Skyler, nata a New York nel 1969, esordiente nel lungometraggio dopo un'attività di documentarista, ha scritto la sceneggiatura insieme alla sorella Tristine, ispirandosi ad alcuni racconti del libro "Heat" di Joyce Carol Oates. Il copione quindi é strutturato su un unico ambiente di partenza (la stazione dei bus) e su alcuni flashback che descrivono sia la tensione nella famiglia dei due fratelli sia gli episodi, distinti e autonomi, riferiti da Jimmy. Ad unire i vari momenti c'é l'occhio di una regia che restituisce con esattezza il senso di difficoltà e di dolore dei due ragazzi, soprattutto di Judith; la misura e l'attenzione nel tratteggiare i semitoni di un'atmosfera da piccola provincia; il grigiore quotidiano di una vita con poche prospettive e con molte delusioni. "Getting to know you" é un film amaro ma non pessimista. Anzi, proprio nel confronto tra realtà e fantasia indica una possibilità di uscita dalle difficoltà per guardare con più fiducia al futuro. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, con riserve solo per alcuni passaggi meno sorvegliati, e da indicare come problematico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, anche come proposta di film americano insolito, quasi intimista. E' da recuperare in altre occasioni, per affrontare argomenti legati all'adolescenza, alla famiglia, al ruolo della letteratura.