Sogg.: tratto dall'omonimo romanzo di Peter Matthiessen - Scenegg.: Jean-Claude Carriere, Hector Babenco - Fotogr.: (panoramica/a colori) Lauro Escorel - Mus.: Zbigniew Preisner - Montagg.: William Anderson - Dur.: 179' - Produz.: Saul Zaentz Company
Interpreti e ruoli
Tom Berenger (Lewis Moon), John Lithgow (Leslie Huben), Daryl Hannah (Andy Hoben), Aidan Quinn (Martin Quarrier), Tom Waits (Wolf), Kathy Bates (Hazel Quarrier), Stenio Garcia (Boronai), Nelson Xavier, Jose Dumont, Milo Kivirinta, Syriwana Karaya, Jose Renato Lana, Rui Polanah
Soggetto
atterrato, per mancanza di benzina, mentre sorvola la foresta amazzonica con un biplano a servizio di sfruttatori cinici, Lewis Moon, un mercenario senza scrupoli, discendente degli Cheyenne, si trova inaspettatamente a contatto con gli Indio Niaruna, rimasti nella foresta in balìa di bianchi determinati a sterminarli per impadronirsi di un terreno aurifero. Per un soprassalto di coscienza, decide di condividerne la sorte, e dopo un fuggevole ritorno alla base, riprende il volo, lanciandosi col paracadute sul villaggio, mentre il biplano va a schiantarsi contro la montagna. Scambiato dai Niaruna per un emissario di Kisu, dio del tuono, viene temuto e riverito. In seguito, la sua storia interseca quella di due coppie di pastori integralisti americani. Una, spinta da un irrazionale fanatismo religioso, intollerante e arrogante, è quella formata da Leslie Huben e dalla bionda Andy; l'altra è quella di Martin Quarrier più flessibile e umano, e della grassa, impaurita e possessiva Hazel, che non condivide l'utopia missionaria del marito e si oppone alla disinvoltura del figlioletto nel familiarizzare con i coetanei indio e adeguarsi ai loro comportamenti disinibiti e primitivi. I tre diversi tentativi di riscattare i Niaruna dalla loro condizione di primitivi e indurli a comportamenti civili si risolvono in un disastroso fallimento, che coinvolge l'intera tribù portandola involontariamente al genocidio.
Valutazione Pastorale
narrativamente le tre storie si presentano lacunose e discontinue, con personaggi che si dileguano nel nulla dopo aver dato prova d'istintiva tracotanza (come il compagno di volo di Lewis); o si perdono in un'ombra ambigua e reticente, come il prete cattolico, temporeggiatore indefinito, forse troppo vago per configurarsi come l'evangelica figura dell'attesa che il seme germogli; e un Martin Quarrier, più mite e tollerante dell'arcigno collega, ma avventato ed emotivo, e più in veste di antropologo pragmatista, che di evangelizzazione convinto. Resta il tema condivisibile dell'incontro-scontro fra diverse culture, reso inevitabile dalla metodologia approssimativa dei due maldestri pastori integralisti e dal compromesso dell'indiano simpatizzante, che si lascia credere semidio e mescola i rapporti naturali con la donna Niaruna da cui ha un figlio, alla scoperta simpatia per la buona Andy, che non fa mistero della sua disponibilità verso l'affascinante individuo, il quale può accarezzarla teneramente, ma sapendola aspettare.