GIOVANI

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Aborto, Famiglia - genitori figli, Giovani, Malattia, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Luca e Marco Mazzieri
Durata
90'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Martino Traversa
Montaggio
Carlo Fontana

Orig.: Italia (2002) - Sogg. e scenegg.: Carlo Fontana, Luca e Marco Mazzieri - Fotogr.(Panoramica/a colori): Roberto Barbierato - Mus.: Martino Traversa - Montagg.: Carlo Fontana - Dur.: 90' - Produz.: SET 22.

Interpreti e ruoli

Davide Pasti (Matteo), Galliane Palayret (Julienne), Lina Sastri (Irene), Davide Zaccaro (Giovanni), Marisa Mantovani (Olga), Paolo Pierobon (Andrea), Massimo Wertmuller (Renzo), Elisabetta Pozzi (Valeria), Maria Teresa Pintus . (Silvia)

Soggetto

Matteo e Juliette, vent'anni, oggi. Matteo affronta la malattia terminale della mamma Irene. Il padre non ha più la forza per assisterla e si tiene lontano. Matteo va in ospedale a trovare la mamma, ma il dolore ogni volta è troppo forte. In un atto di impulsività vorrebbe evitare alla donna altra sofferenza. Un amico è in grado di aiutarlo. Preparano tutto, una iniezione, ed é presto fatto. Ma all'ultimo né lui né l'amico riescono a compiere il gesto. Passa la notte. La mattina seguente, la mamma di Matteo è ormai priva di vita. Juliette, studentessa francese in Italia, é incinta. Il padre è il suo professore. Quando lei gli si rivolge, lui ha un solo proposito, indurla ad abortire, e per obbligarla la picchia, la minaccia. La ragazza si ribella, piange, scappa. Lungo la strada Matteo e Juliette si incontrano, si guardano, restano vicini. Devono affrontare un futuro difficile.

Valutazione Pastorale

Dopo due titoli improntati sul versante della commedia grottesca ("I virtuali", 1995; "Voglio una donna!...", 1998), i fratelli Luca e Marco Mazzieri cambiano tono, e si cimentano con un cinema più fortemente calato nella realtà, un cinema dello sguardo, pronto cioè a mettersi a fianco dei due protagonisti, ad essere con loro nelle scelte da compiere, senza intervenire nè prevaricare. Matteo e Juliette -dicono gli autori- "...sono nel difficile passaggio tra l'adolescenza e la maturità ed entrambi stanno vivendo l'esperienza decisiva di dover scegliere tra la vita e la morte. Matteo e Juliette scelgono la vita come estremo atto d'amore verso la vita stessa, verso gli altri...i ragazzi oggi pretendono verità e non compromessi...il tema del film non é semplicemente la lotta contro la morte o la lotta per la vita ma, piuttosto, il valore dell'amore...". In questa ottica, il 'fare' dei due ragazzi si sovrappone al 'fare' il film, che nasce con loro, pedinati dall'obiettivo e senza interventi artificiosi. "Abbiamo usato la m.d.p. e il montaggio per definire i loro comportamenti, il loro stato d'animo con il massimo rigore e semplicità. L'uso della telecamera leggera digitale, sempre rigorosamente a mano, ci ha aiutato a costruire una possibile 'diretta' degli avvenimenti con la fotografia che utilizza sempre la luce naturale, quella reale degli ambienti". Queste testimonianze dei registi sono utili per accostare nella giusta dimensione un film insolito che costruisce uan storia forte per parlare di problemi e valori forti. L'approccio ai temi dell'eutanasia e dell'aborto è denso di comprensione, di pudore, di rispetto. La scelta, va ribadito, è per la vita. Cronaca e riflessione dunque procedono insieme in un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, problematico e molto adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Ma meglio si indica per occasioni mirate, nelle quali sia possibile dare vita ad un confronto di idee sulla base dei molti stimoli che propone in ordine ad argomenti, come si diceva, importanti e delicati.

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