Orig.: Francia (1999) - Sogg. e scenegg.: Andrew Birkin e Luc Besson - Fotogr.(Scope/ a colori): Thierry Arbogast - Mus.: Eric Serra - Montagg.: Sylvie Landra - Dur.: 161' - Produz.: Patrice Ledoux.
Interpreti e ruoli
Milla Jovovich (Giovanna d'Arco), Jane Valentine (Giovanna a 8 anni), John Malkovich (Carlo VII), Faye Dunaway (Iolanda d'Aragona), Dustin Hoffman (la Coscienza), Tcheky Karyo (Dunois), Vincent Cassel (Gilles de Rais), Andrew Birkin (Talbot), Gina McKee (duchessa di Bedford), Timothy West . (Vescovo Cauchon)
Soggetto
Giovanna d'Arco nasce nel 1412 nel villaggio di Domrémy in Francia, secondogenita di una modesta famiglia di contadini. E' un periodo triste per la Francia: gran parte della nazione é sotto la dominazione inglese a seguito del rovinoso esito della guerra dei Cento Anni. Inoltre proprio quella regione é stravolta da una guerra civile che vede gli Armagnacchi schierati con gli inglesi contro i Borgognoni. In questo quadro il controllo della città di Orleans, sulla riva della Loira, diventa decisivo. Avendo negli occhi il ricordo della morte violenta della madre e della sorella, Giovanna, a 17 anni, riesce a farsi ricevere da Carlo VIII, erede al trono di Francia. Ottenuta la guida dell'esercito, Giovanna ingaggia scontri cruenti, nell'ultimo dei quali ottiene la vittoria sugli inglesi ad Orleans. L'anno successivo, dopo che Carlo VIII, fattosi incoronare nella cattedrale di Reims, dimostra di voler seguire non più le vie della guerra ma quelle diplomatiche, Giovanna viene fatta prigioniera e venduta ai nemici inglesi. Ha solo diciannove anni, quando viene accusata di stregoneria, processata, indotta a confessare e poi, di fronte alla ritrattazione, bruciata viva sul rogo. Venticinque anni dopo viene dichiarata innocente. Nel 1920 é proclamata Santa da Papa Benedetto XV°.
Valutazione Pastorale
Si può dire che quelli riferiti sopra sono i fatti storicamente accaduti? La risposta dovrebbe essere affermativa, ma la Storia spesso sfugge a logiche razionali. E la storia del cinema, nel suo piccolo, non é da meno. Ecco quindi, all'aprirsi del Duemila, una nuova versione (siamo ad oltre 50) della vita e dell'opera di Giovanna d'Arco diretta da un regista francese, Luc Besson, che cerca di conciliare aspetti psicologici di stampo europeo con una spettacolarizzazione di tipo americano. Se Giovanna d'Arco é personaggio storico forte e senza compromessi, Besson pensa di assecondarla, scegliendo la strada del racconto fragoroso e imponente: grandi scene di massa, battaglie dove risuonano i rumori delle armi, dei colpi duri, degli scontri fisici. In questo scenario epico e crudo, Giovanna irrompe, portando una carica visionaria impossibile da frenare. Il film la coglie fin da piccola, quando voci e segnali la spingono al compito di cacciare gli Inglesi dalla Francia. Ma quali voci, quali segnali? E' evidente che a Besson interessa meno l'aspetto spirituale e più quello rivoluzionario, eversivo, carismatico. Come tutti i 'predestinati', Giovanna si muove sui confini della follia e dell'irrazionale. Una invasata, sulla quale la Coscienza, nel finale, fa calare dubbi e incertezze e che tuttavia ormai non può più tornare indietro. Non c'è dubbio che in una rappresentazione di questo tipo ci sono delle forzature, il furore, le grida, i rumori sono così forti da precludere gli spazi per un'attenzione al personaggio anche sul piano interiore, sul suo essere donna di Dio e della Chiesa. Ma si tratta appunto di 'una' interpretazione tra le tante possibili. Dal punto di vista pastorale va dunque detto che, pur tra molte ambiguità che lo rendono discutibile, il film é da vedere: perché la complessità del personaggio Giovanna d'arco resta comunque intatta e ciò ne dimostra l'attualità anche alle soglie del Terzo Millennio.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori e adolescenti. In contesti più ristretti, il confronto con altri titoli ispirati al personaggio é certo opportuno per dibattere soprattutto sul grande tema del rapporto cinema/storia.