Orig.: Spagna (2009) - Sogg. e scenegg.: Pedro Almodovar - Fotogr.(Scope/a colori): Rodrigo Prieto - Mus.: Alberto Iglesias - Montagg.: José Salcedo - Dur.: 129' - Produz.: El Deseo S.A.
Interpreti e ruoli
Penelope Cruz (Magdalena), Lluis Homar (Mateo Blanco/Harry Caine), Blanca Portillo (Judit Garcia), José Luis Gomez (Ernesto Martel), Ruben Ochandiano (Ray X), Tamar Novas (Diego), Angela Molina (madre di Magdalena), Lola Duenas (lettrice di labbra), Mariola Fuentes (Edurne), Marta Aledo (Maribel), Kira Mirò (modella), Rossy De Palma (Julieta)
Soggetto
Divenuto cieco in seguito ad un incidente d'auto di quattordici anni prima, lo sceneggiatore Harry Cain decide di raccontare a Diego, figlio della sua direttrice di produzione Judit, la storia della sua vera identità. Lui in realtà si chiama Mateo Blanco, e tutto è cominciato quando ha conosciuto Lena, che volle fare lavorare nei suoi film, a dispetto del produttore e amante di lei, Ernesto Martel.
Valutazione Pastorale
I temi ci sono: la casualità; il paradosso dell'essere 'ciechi' per chi si serve dello 'sguardo'; il cinema come luogo dello sdoppiamento dell'identità personale; la passione e la gelosia. Anche stavolta la sensazione di un amore folle per la vita, per le persone, per il 'fare cinema' attraversa il racconto e lo segna con toni marcati. Ma l'ispirazione appare un po' appannata, c'è meno vigore da parte di Almodovar nell'aggredire le immagini e i sentimenti. Oscillando tra momenti di pausa, qualche ripetizione e spunti di riflessione, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso, e nell'insieme problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori e piccoli: anche in seguito, in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.