GLI AMANTI DEL NILO

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Cinema nel cinema, Donna
Genere
Commedia
Regia
Eric Heumann
Durata
90'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Les amants du Nil
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
George Delerue
Montaggio
Martin Barrique

Orig.: Francia (2001) - Sogg. e scenegg.: Barbara Constantin - Fotogr.(Scope/a colori): Yorgo Arvanitis - Mus.: George Delerue - Montagg.: Martin Barrique - Dur.: 90' - Produz.: Marc Sillam.

Interpreti e ruoli

Emma de Caunes (Anne Frendo), Eric Caravaca (Samuel), Bernadette Lafonte (zia Sofia), Jacques Nolot, Murray Head

Soggetto

Tunisia, 1943. La giovane Anna Frendo vive con il padre a Bessariani nella piantagione di famiglia. Anna non gode di buona salute, un giorno si ammale e cade in coma. E'in questo stato che sogna di camminare sulla spiaggia dell'Egitto e di imbattersi in un soldato francese gravemente ferito. Quando il giovane guarisce, i due cominciano a frequentarsi, si vedono al ristorante, vanno al cinema e lì si baciano. Lui le dice che al più presto dovrà partire in missione per la Tunisia. Decisa a non farlo andare via, Anna si dà da fare per intercettare l'ordine di servizio. Dopo qualche tempo, i due si rivedono e decidono di fare una gita all'isola dei coccodrilli. Ben presto capiscono di dover rinunciare, e allora si preparano a salutarsi. Anche la zia archeologa della ragazza non è più in grado di fermare quella partenza. Inframezzato da qialche passaggio su Anna malata nel letto di casa, il sogno finisce. Anna non è uscita dal come e, senza riprendere conoscenza, muore.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una storiellina di incredibile gracilità e di costante insipienza espressiva. I riferimenti sono alle commedie melodrammatiche anni '40, e in questa direzione si muovono gli sforzi più apprezzabili relativi alla ricostruzione degli interni, ai costumi, a qualche passaggio cromatico. Tutto il resto rientra nel novero di una standardizzata esercitazione calligrafica sopra il binomio amore-guerra. La mancanza di convinzione o di partecipazione impedisce l'emergere di un qualche interesse: inconcludenti i temi della malattia, della memoria, dell'innamoramento. Lo svolgimento resta al livello di un raccontino televisivo, forse da allungare con qualche stacco pubblicitario. Dal punto di vista pastorale, il film rientra a pieno titolo nella valutazione dell'inconsistente, essendo caratterizzato solo da banalità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben sapendo però che é un prodotto modesto, anche sotto il profilo spettacolare.

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