Interpreti e ruoli
"Lillo" Pasquale Petrolo (Filippo), "Greg" Claudio Gregori (Max/Dj Radio), Ilaria Spada (Maria), Francesco Arca (Filippo, il gigolò), Daniela Piperno (Geraldine), Simone Colombari (Ragionier Bardozzi), Corrado Guzzanti (Joaquim), Maryna (Juanita), Marco Marzocca (Autista minivan)
Soggetto
Filippo è un attraente gigolò che piace molto alle donne. Certo si esprime quasi solamente con frasi fatte e banalità, ma a questo c’è rimedio: basta chiedergli di tacere. Quando si risveglia dopo un brutto incidente d’auto scopre di aver perso ogni avvenenza. La sua carriera sembra inesorabilmente votata al declino, ma Filippo convince la sua agente, Geraldine, ad affidarlo a Max, nella speranza che possa insegnarli ad ammaliare le clienti puntando su fascino ed eloquio. A complicare le cose arriva, dalla Colombia, una famiglia di pericolosissimi trafficanti di droga.
Valutazione Pastorale
Lillo & Greg, ovvero Claudio Gregori e Pasquale Petrolo dirigono, insieme a Eros Puglielli, “Gli dioli delle donne”, seconda fatica cinematografica dietro la macchina da presa dopo “D.N.A. Decisamente non adatti” del 2020. Una surreale e divertente commedia, che ci racconta l’improbabile storia di Filippo (Francesco Arca), gigolò dall’evidente avvenenza, ma non certo brillante in quanto a intelletto: noioso e ripetitivo si esprime solamente con frasi fatte tirando fuori una banalità dopo l’altra. Tre mesi dopo un terribile incidente d’auto e diversi interventi chirurgici si risveglia con il corpo e la faccia di Lillo. La sua carriera sembra votata inesorabilmente al declino. Incapace anche solo di pensare a un lavoro alternativo, Filippo convince la sua agente, Geraldine (Daniela Piperno), a dargli ancora una possibilità e così la donna lo spedisce da Max (Greg), un tempo famoso gigolò e ora guru dedito alla meditazione e alla ricerca del senso della vita. Comincia un bizzarro training che dovrebbe portarlo a migliorare l’eloquio e a conquistare le donne più con il fascino che con il corpo. Ma i risultati non ci sono e Filippo continua a perdere clienti. Finché non incontra la giovane e bella Juanita (Maryna, nota influencer al suo debutto cinematografico) ed è subito amore. La ragazza, però, è la figlia di due pericolosi narcotrafficanti colombiani, Maria (Ilaria Spada) e Joaquim (Corrado Guzzanti). I guari seri cominciano adesso…
Cucito su misura per i due comici, aldilà di una sceneggiatura esile e di alcune illogicità del racconto, “Gli idoli delle donne” funziona soprattutto grazie al loro affiatamento che rende godibili situazioni non sempre originali e, a volte, trascinate al limite dei giusti tempi comici. Ottimi tutti gli interpreti che danno vita a personaggi gustosi ed esilaranti, tutti ben caratterizzati, senza però mai scadere nelle macchiette. Da Marco Marzocca, tassista ad alto tasso di romanità; a Corrado Guzzanti, pressoché irriconoscibile nello “spietato” boss del narcotraffico; passando per Ilaria Spada e Maryna, madre e figlia sudamericane “calienti” cresciute a telenovelas, per finire con Simone Colomari, il surreale, imperturbabile e cinico vicino di casa di Filippo, ragionier Bardozzi. Insomma una comicità dallo stampo classico, garbata e senza troppe pretese, comunque mai volgare, piena di citazioni e omaggi che saranno sicuramente apprezzati dai cinefili di ogni età, a cominciare dal titolo: chiaro riferimento al grande Jerry Lewis e alla sua quasi omonima commedia del 1961. Dal punto di vita pastorale il film “Gli idoli delle donne” è consigliabile e brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di valida commedia italiana di sicura presa sul pubblico.