Orig.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Piero De Bernardi, Pasquale Platino, Carlo Verdone - Fotogr.(Panoramica/a colori): Danilo Desideri - Mus.: Fabio Liberatori - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 131' - Produz.: Aurelio De Laurentiis & Luigi De Laurentiis.
Interpreti e ruoli
Carlo Verdone (Leo/Callisto/Moreno), Claudia Gerini (Enza), Geppi Cucciari (Tecla), Eva Riccobono (Blanche), Emanuele Propizio (Steven), Andrea Miglio Risi (Severiano), Martina Pinto (Lucilla), Clizia Fornasier (Carmela), Vincenzo Fiorillo (Clemente), Alessandro Di Fede (Sisto), Stefano Natale (Guerrino), Anna Maria Torniai (Olga), Roberto Farnesi (Fabio Muso), Marco Minetti (Mirco Crestadoro), Massimo Marino (impresario pompe funebri), Pierluigi Ferrari . (capo ricevimento)
Soggetto
La famiglia Nuvolone (composta dal padre Leo, dalla madre Tecla e dai figli Clemente e Sisto) si prepara a partecipare ad un importante raduno nazionale di boyscout. L'atmosfera serena si interrompe per la morte improvvisa dell'anziana madre di Leo, che vive con loro. Le incombenze che la triste circostanza si porta dietro sono complicate dalla presenza, non richiesta, di un invadente impresario di pompe funebri. Questi porta totale scompiglio, e la cerimonia della sepoltura subisce continui ritardi, tra errori e equivoci. L'arrivo dall'Australia di Guerrino, fratello di Leo, aggrava la confusione. Finisce che lui e la sua famiglia pregano davanti alle ceneri di un altro. - Il prof. Cagnato, temuto docente universitario di storia dell'arte, condiziona oltre ogni dire la vita del figlio. In occasione di una visita alle catacombe, l'uomo (che é un assiduo cliente delle prostitute di strada) si perde e, dopo qualche tempo, viene dato per morto. Ma è solo un illusione... - Moreno Vecchiarutti, la moglie Enza e il figlio 14enne Steven arrivano in vacanze nel migliore albergo di Taormina. Il loro modo di fare, caciarone e estroverso, li rende prigionieri di convenzioni che si rivelano trappole inesorabili.
Valutazione Pastorale
Dice Verdone che "la nascita di questo film é avvenuta quasi 'su commissione'. Infatti tra il 2006 e il 2007 sono giunte quasi 1400 mail al mio Fan Club dove la richiesta o il suggerimento era sempre lo stesso: 'Facci vedere ancora una volta i tuoi personaggi...'. Dopo una iniziale perplessità, ho deciso di rimetterne in pista tre: il Candido di 'Un sacco bello' e 'Bianco, rosso e Verdone'; l'Asfissiante Preciso di 'Bianco, Rosso e Verdone' e 'Viaggi di nozze'; il Grande Volgare di 'Viaggi di nozze'. Tutti visti con la loro naturale evoluzione negli anni e con l'età precisa che mi appartiene. Non tanto tre episodi, ma tre piccoli film (...)". Così, partendo dall'ieri, Verdone cerca di fotografare l'oggi. Operazione legittima, simpatica, aggraziata. Tuttavia anche stavolta il tono dominante, più che comico, è malinconico. Sembra che Verdone trovi difficoltà nel conciliare i successi giovanili (fine anni Settanta) con la creazione di personaggi aderenti alla sua maturità attuale, di uomo e di cineasta. Si ride ma in ciascuno dei tre segmenti resta una sensazione di incompiuto, di non risolto. Forse la lente grottesca non basta più a interpretare l'Italia di oggi. Equilibrio, senso di misura, un clima propositivo rendono comunque il film, dal punto di vista pastorale, accettabile e nell'insieme del tutto semplice.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in altre occasioni anche nell'ottica dei legami con la precedente produzione di Carlo Verdone.