Sogg. e Scenegg.: Lawrence Kasdan - Fotogr.: (panoramica/a colori) Andrew Dunn - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Richard A. Harris, Donn Cambern - Dur.: 130' - Produz.: Lawrence Kasdan, Jim Wilson, Kevin Costner
Interpreti e ruoli
Kevin Costner (Frank Farmer), Whitney Houston (Rachel Marron), Gary Kemp (Sy Spector), Bill Cobbs (Bill Devaney), Ralph Waite (Herb Farmer), Tomas Arana (Greg Portman), Michele Lamar Richards (Nikki), Mire Starr, Christopher Birt, De Vaughn Nixon
Soggetto
Frank Farmer, un ex agente della CIA che si è dedicato alla più redditizia professione di guardia personale, viene contattato da Bill Devaney, manager della bella rockstar e attrice mulatta Rachel Marron, per vigilare sulla incolumità della donna che riceve lettere minatorie da uno sconosciuto. Dapprima riluttante, Farmer si fa convincere, e cerca di rendere efficienti i sistemi di sicurezza assai precari che proteggono la principesca villa e l'incolumità di Rachel e del figlio Fletcher. Ben presto cozza con il carattere arrogante della donna, del suo addetto stampa, e arriva a vie di fatto con il corpulento guardiaspalle, Tony, dopo averla sottratta ad una pericolosa apparizione in un locale. Convinta Rachel ad una condotta più prudente, si fa convincere ad accompagnarla fuori a cena e poi a trattenersi con lei durante la notte. Dopo l'effimero incontro, Frank riprende, a fatica il controllo, suscitando in Rachel, ferita nell'orgoglio, un risentimento che si concretizza a Miami, quando per vendicarsi finge, ad un party, di cedere alle profferte di Greg Portman, un altro ex agente, ora collega di Frank. L'arrivo di una lettera nel camerino del teatro a Miami convince tutti del pericolo: Frank decide così di portare Rachel, Fletcher e la sorella di costei Nikki nello chalet di suo padre, al Nord. Fletcher, presa di nascosto la barca, si avventura in una gita sul lago, ma Frank riesce a bloccarlo e a trarlo a riva, mentre la barca esplode poco dopo. C'è evidentemente una spia nella comitiva, ed essa è Nikki, che confessa di aver pagato un tale per minacciare ed uccidere la sorella famosa ed invidiata simulando il gesto di un maniaco. Nella notte stessa il killer uccide per errore Nikki e riesce a fuggire. Tornati a Los Angeles per la premiazione degli Oscar, Frank scopre in extremis che è Portland, che si finge cameriere, il killer. Salva Rachel facendole scudo e uccide il sicario. Nonostante tra i due sia nato un affetto intenso, Frank, invalido, deve affidare a Rachel alle cure di un altro collega, e la deve lasciare. Guarito, riprende il suo lavoro di guardia del corpo.
Valutazione Pastorale
un thriller ben congegnato, con qualche concessione al "melò", ma sostenuto da un ottimo dialogo e da una valida sceneggiatura: efficace la sequenza con il frivolo rituale della consegna delle ambite statuette degli Oscar, immerso in un clima di tragedia incombente. Brava la Houston, aggressiva, cinica e capricciosa quando occorre, e capace di mostrare tenerezza e fragilità che il personaggio costruitosi attorno nasconde accuratamente. Kostner è come al solito assai monocorde, prigioniero nel ruolo di bello eternamente concentrato su qualcosa di importante o doloroso a ricordarsi, ma l'incalzare delle immagini e la sapiente sceneggiatura gli consentono di fare una figura superiore ai suoi meriti. Ottimi i comprimari e bella la colonna sonora, con ottime canzoni dove la Houston dispiega le note qualità. Certe situazioni e la crudezza del linguaggio e di talune sequenze motivano il giudizio.