HEIMAT 2 – LA MORTE DI ANSGAR (QUARTO EPISODIO) **

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Edgar Reitz
Durata
119'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
DIE ZWEITE HEIMAT - ANSGAR TOD (QUARTO EPISODIO)
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Edgar Reitz
Musiche
Nikos Mamangakis
Montaggio
Susanne Hartmann

Sogg. e Scenegg.: Edgar Reitz - Fotogr.: (normale/b.n.-a colori) Gernot Roll - Mus.: Nikos Mamangakis - Montagg.: Susanne Hartmann - Dur.: 119' - Produz.: Edgar Reitz Film Produktions, Munchen

Interpreti e ruoli

Herny Arnold (Hermann simon), Noemi Steuer (Helga Aufschrey), Gisela Muller (Evelyne Cerphal), Michael Seyfried (Ansgar Herzsprung), Salome Kammer (Clarissa Lichtblau), Daniel Smith (Juan Ramon Fernandes), Hannelore Hoger (Elisabeth Cerphal), Frank Roth, Laszlo I. Kish, Peter Weiss, Franziska Traub, Michael Stephan

Soggetto

l'amore fra Evelyne Cerphal e Ansgar Herzsprung prosegue felice per sette mesi, senza che i due si lascino un momento, ma, nonostante questo, il giovane ha strani pensieri di morte, che lo rattristano, e prende la droga, che dà in piccole dosi anche a Evelyne. Ansgar si sente in realtà un fallito: non frequenta più la facoltà di medicina, ma ha trovato un lavoro come tranviere, che gli permette di sopravvivere. Scrive, però, delle poesie assai belle e tristi, che forse in futuro Hermann musicherà. Un giorno giungono improvvisamente a Monaco i genitori del giovane (assai poco graditi), che subito lo assillano con rimproveri e mancanza di comprensione tanto che questi decide di rompere ogni rapporto con loro. Intanto Clarissa Lichtblau, dopo aver mandato ad Hermann Simon una lettera di commiato, che lo addolora, sparisce, senza dare più notizie agli amici. Si ritira a studiare per un mese e mezzo nella comoda villa del dottor Georg, l'anziano medico di famiglia, innamorato di lei fin da quando era ragazzetta, e sempre respinto, il quale le dona un bellissimo violoncello italiano del '700, col quale la ragazza esegue in un concerto, davanti a critici e professori del conservatorio, il pezzo scritto per lei da Hermann, ottenendo un grande successo. Ma Hermann, il quale non può assistere alla sua esibizione, si dispiace, vedendo che il critico del giornale, che esalta la violoncellista, non scrive neanche il nome dell'autore della musica. I due giovani si rivedono, ma fra loro i rapporti amorosi non riescono a rafforzarsi, perciò essi restano solo amici. Clarissa diventa intanto anche amica di Volker, un musicista figlio di una celebre pianista. Hermann, che ancora vive con l'amico Clemens in casa del carbonaro Josef, apprende da questi che tutto il quartiere verrà demolito, per farne una zona di lusso, e se ne dispiace. Frattanto egli rivede spesso la signora Moretti, sempre affezionata a lui, e l'accompagna al piano in qualche piccolo spettacolo. Per carnevale tutti i ragazzi di villa Cerphal preparano una festa, e, con l'aiuto di Elisabeth, trovano in soffitta delle maschere e alcune tele dipinte anni prima da celebri artisti, nelle quali sono ritratti famosi scrittori come Brecht, Mann, Feutchwagner. Ma, proprio in quei giorni di festa, Evelyne accompagna una sera al tram, sul quale deve prendere servizio, il suo innamorato, e questi, scherzando nel salire in vetura, cade, e muore, preso sotto le ruote. Evelyne, stravolta, torna alla villa della zia. Giungono i genitori di Ansgar, distrutti dal dolore, e la madre ha un amaro colloquio con Evelyne, alla quale chiede tanti oggetti del figlio, che sono per lei preziosi ricordi, ma la ragazza sa bene che il giovane aveva bruciato tutto ciò che gli rammentava la famiglia, e viene perciò viene accusata di furto dalla donna disperata, alla quale nasconde che Ansgar si drogava. Al funerale dell'amico poeta partecipano Hermann e Juan, che osservano come il cimitero sia uno specchio della città.

Valutazione Pastorale

in questo quarto episodio, Reitz narra una vicenda particolarmente triste, imperniata sulla crisi esistenziale del giovane Ansgar, che muore per un banale incidente, dopo aver provato, nonostante l'amore di Evelyne, delusioni e amarezze per le difficoltà del vivere, per il lavoro e per l'assoluta incomprensione, che lo divide dai suoi genitori. In realtà si tratta del dramma di una generazione, che, uscita dal nazismo, si è ritrovata a giocare coi sentimenti, ed è in preda al pessimismo, perché ha visto crollare troppe cose. Ma l'autore non si compiace di ciò che mostra, anzi ne ha chiaramente pietà. Il ritmo del film è sempre lento e solenne, e si nota l'efficacia dell'accompagnamento musicale.

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