HEIMAT 2 – L’EPOCA DEL SILENZIO (UNDICESIMO EPISODIO) *

Valutazione
Discutibile, Complesso
Tematica
Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Edgar Reitz
Durata
120'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
DIE ZWEITE HEIMAT - ZEIT DES SCHWEIGENS (UNDICESIMO EPISODIO)
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Edgar Reitz
Musiche
Nikos Mamangakis
Montaggio
Susanne Hartmann

Sogg. e Scenegg.: Edgar Reitz - Fotogr.: (normale/b.n.- a colori) Christian Reitz - Mus.: Nikos Mamangakis - Montagg.: Susanne Hartmann - Dur.: 120' - Produz.: Edgar Reitz Film Productions, Munchen

Interpreti e ruoli

Henry Arnold (Hermann Simon), Peter Weiss (Rob Sturmer), Salome Kammer (Clarissa Lichtblau), Anke Sevenich (Schnüsschen), Susanne Lothar ( Esther Goldbaum), Armin Fuchs (Volker Schimmelpfenning), Alexander May (console Handschuh), Noemi Stever, Edith Behleit, Hannelore Hoger, Manfred Andrae, Gwendolyn Von Ambesser, Anna Thalbach

Soggetto

mentre Hermann Simon si destreggia suonando a feste che gli procura l’amico Clemens, Rob Sturmer si reca all’Ammersee, dove Reinhard Dörr è scomparso l’anno precedente. Qui incontra Esther Goldbaum in un pellegrinaggio, con la sua macchina fotografica, sul luogo dove è scomparso l’amico. Esther incontra anche il padre, Gattinger, con il quale visita Dachau, non senza avere screzi con lui. Il passato non è certamente leggero per una ragazza ebrea, figlia di un ex nazista, alla ricerca di una madre scomparsa. Hermann Schnüsschen, con la piccola Lulù, si incontrano spesso con Volker Schimmelpfenning Clarissa Lichtblau ed il piccolo Arnold. Hermann attraversa una crisi finanziaria, ma il console Handschuh, titolare della Isarfilm, che ha ritirato un premio a nome dell’ignaro Hermann, gli offre l’opportunità di lavorare ad un avveniristico progetto multimediale, con l’amico Rob, Frattanto Helga Aufschrey si impegna nella politica, e porta spesso a casa di Hermann invadenti compagni di lotta. È l’epoca del Vietnam, e l’antiamericanismo dilaga. Intanto il progetto del console ottiene il finanziamento e mentre Hermann lavora ai suoni elettronici e campionati, Rob filma metri su metri con quattro cineprese. Volker invidia a Hermann il loro lavoro, ed è in crisi con Clarissa, che rivela la sua angoscia di fondo anche in una bellissima ninna nanna al figlio. Successivamente Hermann ha un’avventura con la segretaria di produzione della Isarfilm, Erika: Schnüsschen, che si sente sempre più sola, confida la sua solitudine e la sua frustrazione a Clarissa: per lei Hermann non ha scritto nemmeno una canzone. Per l’anniversario della morte di Reinhard gli amici si trovano sul lago, dove Rob filma il punto della scomparsa. Finalmente si inaugura il Multi Vision, il centro ideato da Rob e Hermann. Un corto circuito e l’accensione improvvisa di una lampada causano una temporanea cecità a Rob. Questi, operato, riacquista la vista, mentre Esther, sulla barca fotografa, come in trance, il luogo dove si è inabissato Reinhard.

Valutazione Pastorale

questo episodio prepara l’esplosione postsessantottina che incombe all’orizzonte, se ne avvertono qua e là i sintomi. Il tradimento di Hermann, le crisi di Schnüsschen, l’impegno politico sempre più rabbioso di Helga. Da sottolineare il personaggio dell’inquieta e dissociata Esther, il cui sguardo sembra come prolungarsi invano, alla ricerca del passato, tramite un presente fotografato ossessivamente: le risposte taglienti del padre, i colloqui con la fotocamera a Dachau sono emblematici. Il rapporto Clarissa – Hermann sembra anch’esso aver trovato un equilibrio: entrambi sembrano attendere impossibili anni migliori, rassegnandosi comunque a seppellire il passato ed i suoi sogni di gloria, l’una privandosi dell’amore della sua vita, lo strumento, e l’altro prostituendosi con musiche da spot invece di comporre liberamente.

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