Orig.: Germania (2004) - Sogg. e scenegg.: Edgar Reitz, Thomas Brussig - Fotogr.(Panoramica/a colori): Thomas Mauch - Mus.: Nikos Mamangakis, Michael Riesler - Montagg.: Susanne Hartmann - Dur.: 106' - Produz.: ERF/Edgar Reitz Filmproduktions.
Interpreti e ruoli
Henry Arnold (Hermann Simon), Salome Kammer (Clarissa Lichtblau), Uwe Steimle (Gunnar), Tom Quaas (Udo), Peter Schneider (Tillmann), Heiko Senst (Tobi), Antjie Brauner (Jana), Larissa Iwlewa (Galina), Julia Prochnow (Moni), Karen Hampel (Petra), Matthias Kniesbeck . (Anton)
Soggetto
La saga sulla storia della Patria (Heimat)tedesca arriva al 1989. Dopo 17 anni le vite di Hermann Simon e Clarissa Lichtblau si incrociano nuovamente il 9 novembre in occasione del crollo del muro di Berlino. Hermann è direttore d'orchestra, Clarissa cantante lirica, entrambi di successo. Dopo una notte d'amore ed entusiasti per la riunificazione, decidono di riprendere la loro relazione e di cercare casa. La trovano in un fatiscente casale nelle campagne dello Hunsruck, e progettano di restaurarlo. I rispettivi impegni professionali però li tengono lontani. Hermann ritrova i fratelli Anton e Ernst, mentre Clarissa a Lipsia incontra Hudo e Gunnar, operai specializzati dell'Est che assume per la ristrutturazione. Ad essi si aggregano anche il tuttofare Tobi e Tillmann, elettricista. Hermann invita tutti a festeggiare il Natale a Monaco. Dall'est arrivano le famiglie di Hudo e Gunnar, mentre Clarissa all'improvviso deve correre a Amburgo dal figlio Arnold, accusato di attacchi al sistema informatico della Deutsch Bnk. Intanto il gruppo va in gita sulle Alpi e Gunnar lasciala moglie Petra dopo averla scoperta con Reinald Loewe, agente di Hermann. Alla fine Hermann e Clarissa possono riabbracciarsi.
Valutazione Pastorale
Il terzo blocco di film dedicato da Edgar Reitz alla storia della Germania dal Novecento ad oggi prende avvio adl 9 novembre 1989, giorno della caduta del muro di Berlino. Il primo di questi ulteriori sei capitoli é di notevole valore per la capacità di descrivere con finezza, precisione e profondità le contraddittorie sensazioni di un momento epocale. L'euforia, la frenesia, la storia personale sullo sfondo della Storia da prima pagina: il regista scava in questi stati emotivi facendo incontrare i vari personaggi attorno ad una casa fatiscente da rimettere in piedi. Il facile simbolismo (la casa é la Germania) é però reso forte dai comportamenti dei singoli, dalle loro reazioni, dal muoversi come sulle note di una sinfonia, tra alti e bassi, tra momenti di esultanza e di amarezza: nell'obiettivo pensato anche se non dichiarato di voler ritrovare radici comuni, la terra, la cultura, la Patria. Un primo appuntamento denso di suggestioni, interiori e visive, che rende il film, dal punto di vista pastorale, raccomandabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come esempio di cinema europeo alla ricerca delle proprie radici.