Orig.: Germania (2004) - Sogg. e scenegg.: Edgar Reitz, Thomas Brussig - Fotogr.(Panoramica/a colori, B&N): Thomas Mauch - Mus.: Nikos Mamangakis - Montagg.: Susanne Hartmann - Dur.: 100' - Produz.: Edgar Reitz Filmproduktion.
Interpreti e ruoli
Henry Arnold (Hermann Simon), Salome Kammer (Clarissa Lichtblau), Uwe Steimle (Gunnar), Tom Quass (Udo), Peter Schneider (Tillmann), Antje Brauner (Jana), Heiko Senst (Tobi), Karen Hempel . (Petra)
Soggetto
La casa di Hermann e Clarissa é pronta per l'inaugurazione dopo sette mesi di lavoro: é l'8 giugno 1990, giornata iniziale dei campionati mondiali di calcio. Tutti festeggiano, tranne Gunnar, furioso con la moglie Petra che l'ha lasciato per andare con Reinhold. Intanto Ernst cerca di convincere Toby a collaborare con lui ad una caccia ai tesori d'arte della ex RDT. Partono insieme con un piccolo aereo e atterrano in un aeroporto militare dove anni prima Tobi fu pestato a sangue da alcuni commilitoni davanti alla statua di Lenin. Tobi decide di vendicarsi e simbolicamente porta via con un camion la statua di Lenin, mentre Ernst prosegue da solo verso la Russia. Hermann riceve l'incarico di scrivere una sinfonia per la riunificazione tedesca. Gunnar invece, lasciata Petra, va a Berlino ed entra in affari con gli americani della Warner Bros per la commercializzazione dei frammenti del Muro. Anche gli altri tornano a casa. Hudo a Lipsia dove riprende il suo lavoro da operaio; Tobi a Dresda con al seguito la statua di Lenin. L'8 luglio la Germania diventa campione del mondo di calcio, mentre Hermann dirige la sua nuova sinfonia.
Valutazione Pastorale
In questo secondo capitolo (della terza parte) l'attenzione è maggiormente concentrata su Gunnar, operaio dell'ex DDR, osservato come prototipo del cittadino alle prese con una realtà (l'Occidente) tutta da scoprire. Costretto a fare i conti con una nuova realtà economica e, sul piano privato, con l'abbandono della moglie, Gunnar non si dispera e entra in relazione commerciale con i vecchi 'nemici' americano, lavorando proprio sulle ceneri del famigerato 'muro'. Finita la casa nuova, bisogna sfasciare la vecchia. E' qui il senso di questo segmento, attraversato da emozioni difficili da quantificare perché relative al passaggio di bagagli 'culturali', alla loro svendita o alla loro messa in comune. Est e Ovest insomma sanno di avere cose in comune, di essere tutti tedeschi, ma qualche frattura è inevitabilmente da ricomporre. Forse la vittoria della Germania ai campionati mondiali di calcio può servire ad accelerare la riunificazione non solo territoriale. Più secco, asciutto del primo, l'episodio 2 é, dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile e senz'altro problematico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre, come gli altri, nell'ambito del rapporto cinema/storia europea.