Sogg.: basato sul diario di Anaïs Nin - Scenegg.: Philip Kaufman, Rose Kaufman - Fotogr.: (panoramica/a colori) Philippe Rousselot - Mus.: Alan Splet - Montagg.: Vivien Hillgrove, William S. Sharf, Dede Allen - Dur.: 135' - Produz.: Peter Kaufman - Vietato ai minori degli anni diciotto
Interpreti e ruoli
Fred Ward (Henry Miller), Uma Thurman (June Miller), Maria De Medeiros (Anaïs Nin), Richard E.Grant (Hugo Guiler), Kevin Spacey Jean-Philippe Ecoffey (Osborn), Bruce Myers (Eduardo), Jean-Louis Bunuel (Jack)
Soggetto
nella Parigi dei primissimi anni trenta si incontrano lo scrittore americano Henry Miller e Anaïs Nin, la giovane moglie di Hugo Guiler, un banchiere. Henry da tempo ha posto il sesso al centro del mondo, Anaïs, pur amando Hugo ed essendone amata, appagata a pieno non lo è. Mentre sta scrivendo il suo "Lawrence" e un diario intimo cui confida tutte le pulsioni segrete che l'assillano, Anaïs si concede a Miller, malgrado questi sia sposato con June, una lesbica possessiva e frenetica. E Anaïs incontra altre esperienze, diviene sfrenata, frequenta con l'ignaro consorte anche bordelli destinati a specialisti e a coppie vogliose o di emozioni anomale, alternando con Miller il letto alle osservazioni letterarie, dato che lo scrittore sta scrivendo il "Tropico del Cancro". June dopo essere andata in America, ricompare a Parigi dal marito, di cui è sempre stata gelosa e che le preme molto, ora che finalmente un editore si offre per pubblicare l'opera. Le due donne si avvinghiano ancora, poi si separano: Anaïs, che nel frattempo si è data anche al cugino Edoardo, suo ammiratore da sempre, si sente ormai "cresciuta" mentre tutti i rapporti avuti hanno reso più attraente e più intenso quello con il marito Hugo.
Valutazione Pastorale
qui il sesso è condito dai lampi della letteratura, che irraggiano dalle pagine di uno degli scrittori della Parigi anni Trenta e dai diari di Anaïs Nin, piccola borghese travolta nei vortici di perversioni e anomalie varie. Il film ha una ambientazione pressochè ineccepibile; scene di gusto elegante, costumi e suppellettili bene datati. Soccorrono anche una fotografia pastosa e raffinata ed una partitura in cui il collage delle musiche da Strawinsky a Glenn Miller, dalla Baker a Lucienne Boyer è assai riuscito. Ma è la storia che stanca e che appare curiosamente "fredda", malgrado l'erotismo diffuso e i dialoghi zeppi di frasi fioritissime e inequivocabili. Il sesso che fa da ispiratore alle pagine di Miller e di Anaïs Nin, senza pudori e con una gamma vastissima di scabrosità, tenta di convalidare con le immagini una passione autentica che di fatto non appare tale. C'è solo ricerca di ciò che è vizio, il culto dell'amplesso il che si risolve in una ripetitività di gesti e di situazioni che finisce con il tediare. Per la borghesuccia in vena di bovarismo la strada intrapresa non esclude affatto la sua "innocenza". È quanto sostiene lei che, a escursioni e prodezze finite, si ritrova donna più matura e moglie più appagante e appagata. Molto brava e intensa Maria de Medeiros (portoghese sin qui poco conosciuta) nelle scarse vesti di Anaïs; molto meno Uma Thurman, giovanissima, sgraziata e torbida seduttrice nelle vesti ancor più scarse di June.