Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg. e scenegg.: Sean Hood, Daniel Giat - Fotogr.(Scope/a colori): Sam McCurdy - Mus.: Tuomas Kantelinen - Montagg.: Vincent Tabaillon - Dur.: 90' - Produz.: Renny Harlin, Danny Lerner, Les Weldon, Boaz Davison, John Thompson.
Interpreti e ruoli
Kellan Lutz (Hercules), Gaia Weiss (Ebe), Scott Adkins (Re Anfitrione), Roxanne McKee (Regina Alcmena), Liam Garrigan (Ificle), Liam McIntyre (Sotero), Rade Serbedzjia (Chirone), Jonathan Schaech (Tarak), Luke Newberry (Agamemnon), Jukka Hilden (Creon), Mariah Gale . (Kakia)
Soggetto
Quando la regina Alcmene si concede a Zeus per avere un figlio che possa spodestare suo marito, il re Anfitrione, nasce Hercules, il principe semidio. L'uomo, mentre cerca di conquistare l'amore di Ebe, principessa di Creta, viene a conoscenza dei propri natali e del proprio destino. E da quel momento deve compiere scelte difficili e decisive...
Valutazione Pastorale
Hercules è probabilmente uno dei personaggi più visti al cinema, dagli anni del muto ad oggi. La frequenza sfocia in inflazione, e permette ormai una totale libertà rispetto a epoche, periodi, luoghi. In questo nuovo appuntamento, intorno ad un cornice specchio di una generica antica Grecia, tutto si muove in libertà, e il peplum degli anni '50 e '60 italiani si muove come sottofondo. Inutile ricamarci sopra. Il nuovo Hercules del terzo millennio vive nel virtuale degli effetti speciali e in sentimenti doverosamente esagitati. Accanto sfilano gli echi del gladiatore, di 300, di serial televisivi recenti. Quello mitologico greco-romano è veramente un mondo a parte, che va preso così, oppure non esiste. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e semplice per il taglio narrativo.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, soprattutto per appassionati del 'genere', come spettacolo comunque ben confezionato.