HO SPOSATO UN’ALIENA

Valutazione
Inconsistente, Volgarità
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Richard Benjamin
Durata
107'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MY STEPMOTHER IS AN ALIEN
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jerico, Herschel Weingrad, Timothy Harris, Jonathan Reynolds
Musiche
Alan Silvestri
Montaggio
Jacqueline Cambas

Sogg. e Scenegg.: Jerico, Herschel Weingrad, Timothy Harris, Jonathan Reynolds - Fotogr.: (normale/a colori) Richard H. Kline - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Jacqueline Cambas - Dur.: 107' - Produz.: Fanklin R. Levy, Ronald Parker

Interpreti e ruoli

Dan Aykroyd (Steeve Mills), Kim Basinger (Celeste), Jon Lovitz (Ron Mills), Joseph Maher (Bud Long), Seth Gree (Fred Glass), Ann Prentiss, Welsey Mann, Tony Jay, Alyson Hannigan

Soggetto

grazie alle radiazioni di un tubo Klystron che serve da fonte energetica e convogliando sul laboratorio durante un temporale un fulmine, il giovane fisico Steve Mills penetra con un raggio un pianeta distante 92 anni-luce. I Tre Saggi di lassù spediscono una navicella con Celeste, una biondissima ispettrice che deve punirlo, poiché egli ha compromesso la loro esistenza. Ma punire è difficile, sulla terra la donna, che sa tutto, ha molto da imparare, compresi il cibo e i baci. Mills è conquistato di colpo e, dato che è vedovo, la adolescente figlia Jessie trova meravigliosa l'idea di avere una bella matrigna, che in 24 ore si è resa conto di tutto, sposa il baldo fisico e salva la vita alla piccola grazie ai suoi straordinari poteri. Celeste invoca dai Tre Saggi clemenza per il nostro pianeta (loro fanno perfino fatica a reperirlo sui libri), da dove invece partirà il fratello Steve, un impenitente dongiovanni, affascinato dalla mezza dozzina di assistenti di volo della navicella spaziale, inviata a riprendere Celeste.

Valutazione Pastorale

scipitissima storia fantastica. Una volta poteva anche capitare di sposare una strega, qui in sole 24 ore si sposa un'aliena, assolutamente digiuna delle bizzarre abitudini terrestri, ma prontissima nell'apprendere ed a restare nei paraggi nostri (e, tanto per cominciare, con due interventi pesantucci e volgari assai). Qualche discreto effetto speciale, ma non tutti (si veda la ridicola apparizione sulle nuvole dei Tre Saggi, molto incongrui nelle loro bianche cocolle piratesche). Il discorso è slegato e molto spesso diluito e tedioso. Deludente la vis comica di Dan Aykroyd nelle vesti del fisico entusiasta, quanto a Kim Basinger, l'attrice ha un curioso destino, o fa quel che deve fare in nove settimane e mezzo, o si sbriga in 24 ore (stravaganze, ingenuità e rito nuziale inclusi). Comunque la sua Celeste sa tutto su radar e anni-luce, è intelligente, si rivela un'ottima cuoca e impara perfino sentimenti a lei ignoti, anteponendo alla fine i tre umani di quaggiù ai Tre Saggi galattici. Malgrado le buone intenzioni nulla toglie che il film sia e rimanga assai sciocco e inconsistente.

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