How To Have Sex

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Adolescenza, Alcolismo, Amicizia, Amore-Sentimenti, Cronaca, Dialogo, Dolore, Donna, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giovani, LGBTQ+, Media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Sessualità, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Molly Manning Walker
Durata
98'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
How To Have Sex
Distribuzione
Teofora Film e MUBI
Soggetto e Sceneggiatura
Molly Manning Walker
Fotografia
Nicolas Canniccioni
Musiche
James Jacob
Montaggio
Fin Oates
Produzione
Ivana Mackinnon, Emily Leo, Konstantinos Kontovrakis. Casa di produzione: Film4, BFI, MK2 Films

Il film ha vinto la sezione Un Certain Regard al 76° Festival di Cannes (2023)

Interpreti e ruoli

Mia McKenna-Bruce (Tara), Lara Peake (Skye), Samuel Bottonmley (Paddy), Shaun Thomas (Badger), Enva Lewis (Em), Laura Ambler (Paige)

Soggetto

Estate, Londra oggi. Tara, Skye ed Em sono tre liceali che partono per Creta. Obiettivo è una vacanza senza freni, tra spiagge e locali notturni, alcol a fiumi e amori occasionali. Un viaggio però che non va come da previsioni, aprendo a delusioni e amarezze…

Valutazione Pastorale

Presentato al 76° Festival di Cannes, dove ha vinto nella sezione Un Certain Regard, arriva nei cinema italiani dal 1° febbraio con Teodora Film e MUBI “How To Have Sex”, esordio alla regia della britannica Molly Manning Walker. L’opera si è aggiudicata anche il titolo di film rivelazione ai Premi EFA 2023. È uno sguardo asciutto e disincantato sul mondo dei giovani oggi, al crocevia tra l’ultima stagione dell’adolescenza e la vita adulta. Uno specchio che riflette fragilità, ricerca di un divertimento teso allo stordimento, ma anche una solitudine bruciante dove le relazioni familiari sono inesistenti o marginali.
La storia. Londra, oggi. Tara (Mia Mckenna-Bruce), Skye (Lara Peake) ed Em (Enva Lewis) sono tre liceali che partono insieme per una vacanza a Creta. Obiettivo è divertirsi senza freni, tra spiagge e locali notturni, alcol a fiumi e amori occasionali. Un viaggio però che non va come da previsioni, aprendo a delusioni e amarezze…
“How To Have Sex” è un film che mette a tema, come sottolinea la regista Molly Manning Walker, “la pressione sociale che spinge i giovani alle prime esperienze sessuali […] volevo assicurarmi che fosse narrato dal punto di vista delle ragazze e senza un atteggiamento giudicante”. Il racconto segue in particolare Tara, che approda nell’isola greca con una fame di vita, di emozioni forti, desiderosa di tenere lontani i problemi: perderà quasi certamente l’anno scolastico e forse anche le amiche ormai proiettate in avanti. Rispetto a loro Tara si sente “diversa”, incompleta, perché non ha mai avuto rapporti sessuali e vede nella vacanza a Creta l’opportunità per lasciarsi andare, per superare ogni inibizione. Così la giovane percorre la notte, tra neon accecanti in discoteca, alcol senza sosta e conoscenze mordi e fuggi con l’intenzione di andare al massimo. Tara, però, non ha messo in conto le storture e le violenze di un mondo effimero, confuso, avvitato unicamente in una vertigine di piacere e stordimento. Così la giovane si ritrova davanti a un predatore che aggredisce il suo corpo.
Con “How To Have Sex” la regista Molly Manning Walker è riuscita nel suo intento: aprire una finestra sulla vita dei giovani in cerca di vacanze ed esperienze al limite – ricorda tanto le notti brave e scandalose di Magaluf a Maiorca, tristemente assurte alla cronaca negli ultimi anni –, con un racconto diretto e asciutto. In verità la regista fa molto di più, accosta lo spettatore a tali situazioni amplificandone il senso di eccesso, amarezza e mortificazione per vite che sembrano gettate via senza senso e cognizione. “How To Have Sex” urla un grande disagio esistenziale, un vuoto assordante. Giovani fragili, dai legami effimeri – l’amicizia che lega le tre protagoniste non è poi così granitica, pronta a sciogliersi alla prima (dis)avventura –, dove manca del tutto la presenza del mondo adulto, genitori in testa. Sono proprio le famiglie a latitare, incapaci di tenere il passo di giovani che si lanciano come un Bungee Jumping in esperienze senza rete di protezione e senza calcolare le altezze. “How To Have Sex” è un film duro, spietato e provocatorio, che parla ai giovani ma che dovrebbe essere visto soprattutto da adulti ed educatori – anche con visioni accompagnate – per capire meglio il mal di vivere e la seduzione del vuoto in cui spesso si cade prigionieri distratti, stanchi e inclini a seguire “le sirene del gruppo”. Film complesso, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Per i temi e il linguaggio in campo, il film richiede un pubblico adulto.

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