Orig.: Italia (2007) - Sogg.: Paolo Serbandini da un'idea originale di Andrei Konchalovsky - Scenegg.: Paolo Serbandini, Monica Zapelli, Giuliano Montaldo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Arnaldo Catinari - Mus.: Ennio Morricone - Montagg.: Consuelo Catucci - Dur.: 118' - Produz.: Elda Ferri per Jean Vigo Italia in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Miki Manojlovic (Dostojevskij), Carolina Crescentini (Anna), Roberto Herlitzka (Pavlovic), Anita Caprioli (Aleksandra), Filippo Timi . (Gusiev), Patrizia Sacchi (Advotja), Sandra Ceccarelli (Natalia Ivanovna), Giovanni Martorana (Trifonov), Giordano De Plano (Dostojevskij giovane), Emilio De Marchi (Gazin), Carlo Colombo (Stellowsky), Cristina Aceto (ragazzina nuda), Marco Gardini . (sarto)
Soggetto
San Pietroburgo, 1860. Lo scrittore Dostojevskji incontra il giovane Gusiev, ricoverato in un ospedale psichiatrico, il quale confessa di far parte di un gruppo terroristico che sta preparando attentati contro lo Zar, dopo quello di pochi giorni prima. Dostojevskji cerca il loro capo, Alexandra, per indurla a desistere. Allo stesso tempo é pressato dalll'imminente scadenza di consegna del suo romanzo, e per questo assume come scrivana la giovane Anna. Ma i tristi giorni della condanna e della prigione in Siberia gli si riaffacciano come un incubo.
Valutazione Pastorale
Per il ritorno alla regia dopo quasi vent'anni, Montaldo riprende un soggetto a lungo inseguito e tenuto da parte. Nel portare alla ribalta la figura di Fjodor Mikhajlovic Dostojevskij, il regista lo mette al centro dello scenario russo all'altezza del 1860. Lo scrittore é anziano, e intorno a lui i giovani vogliono cambiare tutto e subito. Un libro può essere più incendiario di un atto terroristico ? E lanciare bombe ha mai veramente rappresentato un atto risotivo per cambiare le cose ? Parlando di un passato turbolento e dilaniato, Montaldo invita a guardare al nostro oggi altrettanto disordinato. E compone un affresco partecipato e commosso, ordinato tra figure individuali e scene di massa, ora minuzioso ora spettacolare, semplice ed essenziale, utile sopratutto per chi ha voglia di ricominciare a guardare la Storia anche nelle sue sfaccettature più complesse. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in altre occasioni, anche scolastiche e didattiche, come occasione di riflessione anche sul rapporto cinema/storia, cinema/storia/letteratura.