Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: ispirato al romanzo "I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift - Scenegg.: Nicholas Stoller, Joe Stillman - Fotogr.(Scope/a colori): David Tattersall - Mus.: Henry Jackman - Montagg.: Alan Edward Bell, Maryann Brandon, Nicolas de Toth, Dean Zimmerman - Dur.: 85' - Produz.: Jack Black, Ben Colley, John Davis, Gregory Goodman.
Interpreti e ruoli
Jack Black (Lemuel Gulliver), Amanda Peet (Darcy Silverman), Jason Segel (Horatio), Emily Blunt (principessa Mary), Billy Connolly (Re Theodore), Chris O'Dowd (generale Edward), T.J. Miller (Dan), James Corden (Jinks), Catherine Tate . (regina Isabelle)
Soggetto
Timido addetto alla posta in un importante quotidiano newyorchese, Lemuel Gulliver, per fare colpo sulla bella Darcy, redattrice della sezione viaggi, accetta di scrivere un reportage sul triangolo delle Bermude. Coinvolto in una terribile tempesta sul mare, Lemuel approda sull'isola di Lilliput. Da qui scatta per lui un'avventura del tutto imprevista, che lo porta a riconsiderare la propria vita e a gestire in modo diverso anche il rapporto con Darcy.
Valutazione Pastorale
Il riferimento al romanzo di Swift è ovviamente un pretesto. Semmai la cornice nella moderna New York e gli agganci via via più numerosi con fatti e situazioni di oggi confermano la forza di quel testo, la sua modernità rispetto alla 'simbologia' del rapporto tra l'uomo grande e gli altri 'piccolissimi'. E' merito del copione aver evitato facili e scontati parallelismi, per lasciare lo spazio maggiore al senso dell'avventura, ad una fantasia sbrigliata e libera di correre negli spazi dell'inverosimile. Così il racconto si fa piacevole spettacolo, dentro il quale anche il talvolta sguaiato Jack Black trova i giusti margini di vivacità e dinamicità. Molti passaggi indovinati punteggiano la storia, cui si perdona anche il messaggio pacifista finale, un po' facile e forzato ma certo non inutile. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da riprendere in successive occasioni come proposta per giovani e ragazzi.