In Concorso alla 79a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia
Interpreti e ruoli
Virginie Efira (Rachel ), Roschdy Zem (Ali), Chiara Mastroianni (Alice), Callie Ferreira-Gonçalves (Leila), Frederick Wiseman (Dr. Wiseman), Yamée Couture (Louana), Michel Zlotowski (Padre di Rachel), Henri Noel Tabary (Vincent), Victor Lefebvre (Dylan)
Soggetto
Francia oggi, la quarantenne Rachel, professoressa in un liceo, conosce a un corso di chitarra il manager Ali, cinquantenne da poco separato da Alice e padre della piccola Leila. Tra i due nasce una relazione. Rachel entra subito in sintonia con Leila, esplorando così il proprio desiderio di maternità…
Valutazione Pastorale
In Concorso a Venezia79, “I figli degli altri” (“Les enfants des autres”) scritto e diretto dalla francese Rebecca Zlotowski, parigina classe 1980, è un viaggio nelle pieghe dell’animo di una donna quarantenne e del suo desiderio di maternità. Un racconto drammatico-sentimentale che esplora con finezza l’orizzonte femminile, servendosi di uno sguardo realista, puntellato da diffusa eleganza grazie all’interpretazione di Virginie Efira.
La storia. Francia oggi, la quarantenne Rachel (V. Efira), professoressa in un liceo, conosce a un corso di chitarra il manager Ali (Roschdy Zem), cinquantenne da poco separato da Alice (Chiara Mastroianni) e padre della piccola Leila. Tra i due nasce una relazione. Rachel entra subito in sintonia con Leila, esplorando così il proprio desiderio di maternità…
La Zlotowski racconta la condizione di chi sperimenta una relazione con una persona separata e finisce per affezionarsi ai suoi figli. Un legame segnato sì da tenerezza ma anche da precarietà. La regista scandaglia, nello specifico, le insicurezze di una donna che vede dissolversi le possibilità di diventare madre, in una società sempre più difficile e dai legami fragili. La protagonista Rachel si tormenta per quel figlio che non riesce ad avere, ma al contempo ritrova fiducia e senso nella vita grazie all’insegnamento, nell’aiutare gli studenti. I figli degli altri. La Efira sagoma bene il personaggio, confermandosi attrice capace e raffinata, nome sempre più di primo piano nel cinema d’Oltralpe. Complesso, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Film da utilizzare in programmazione ordinaria, indicato per i temi in campo per un pubblico adulto