Interpreti e ruoli
Filippo Zoi (Se stesso), Enrico Zoi (Se stesso), Raffaella Zoi (Se stessa), Irene Zoi (Se stessa)
Soggetto
Ritratto dell’artista fiorentino Filippo Zoi, venticinquenne autistico dallo spiccato talento nell’illustrazione; un racconto della disabilità nella quotidianità familiare, tra tenerezze e sfide...
Valutazione Pastorale
Il documentario “I mille cancelli di Filippo” di Adamo Antonacci ci accompagna alla scoperta del mondo di Filippo Zoi, venticinquenne fiorentino del quartiere Isolotto, un illustratore di libri di favole scritti dal padre Enrico e autore di una serie di oltre duemila tavole sulle streghe, esposte in una mostra a Firenze. Filippo è un giovane con autismo, e tutto quello che fa oscilla spesso dalla passione all’ossessione, come il memorizzare ed elencare di continuo, ad alta voce, porte e cancelli in cui si è imbattuto.
“I mille cancelli di Filippo” è un viaggio nelle stanze della mente di questo artista con disabilità e nella sua quotidianità familiare, addentrandosi anche nelle pieghe dell’animo dei genitori Enrico e Raffaella, come pure della sorella Irene, ricercatrice all’estero, ma sempre presente nella vita del ragazzo. Il documentario scandisce le giornate di Filippo e dei suoi cari, senza paura di mostrare luci e ombre, sorrisi o frizioni. Di Filippo ci viene svelato soprattutto il grande talento, come pure la diffusa dolcezza; trovano posto nel racconto anche episodi di irrequietezza e di aperto contrasto con i genitori, i quali però non si perdono mai d’animo, rimanendo accanto al ragazzo con sconfinato amore, pazienza. Come indica il regista Antonacci: “Nei mesi trascorsi a conoscere la famiglia Zoi, non li ho mai visti cedere allo sconforto o alla desolazione. Sia il padre che la madre sembrano aver trovato un equilibrio e una forza interiore difficili da spiegare o da raccontare. Soprattutto a colpire è la leggerezza (sarei tentato di dire la grazia) con cui affrontano giorno per giorno tutte le sfide e le preoccupazioni, tanto da spingermi a credere che questa testimonianza possa risultare utile a tutte quelle famiglie che vivono storie simili alla loro”.
Conquista dunque con facilità, e non poca emozione, il doc “I mille cancelli di Filippo”, per il suo realismo e al contempo per la delicatezza con cui mette a tema l’autismo. Non c’è alcuna esasperazione, edulcorazione o pietismo; la quotidianità della famiglia Zoi, di Filippo, è narrata con rispetto, autenticità e generosità, assumendo il valore della testimonianza, luminosa, dai riverberi civili ed educativi. Il documentario è impreziosito da un brano interpretato dal cantante Elio, composto da Carlo Chiarotti e Simone Papi. Il film è consigliabile, semplice, adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito sul tema della persona con disabilità.