I VESUVIANI

Valutazione
Inaccettabile, ambiguo
Tematica
Politica-Società
Genere
Film a episodi
Regia
Antonio Capuano
Durata
120'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
I VESUVIANI
Distribuzione
Mika-do Film
Soggetto e Sceneggiatura
Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Ivan Cotroneo, Marcello Garofalo, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti, Mario Martone, Fabrizio Ramondino, Laura Sabatino e Scenegg.: Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Ivan Cotroneo, Marcello Garofalo, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti, Mario Martone, Fabrizio Ramondino, Laura Sabatino
Musiche
Flavio Brunetti, Pasquale Catalano, Pappi Corsicato, Lelio Di Tullio, Antonio Paliotti Montagg.: Giogiò Franchini, Jacopo Quadri
Montaggio
Giogiò Franchini, Jacopo Quadri

Sogg.: e Scenegg.: Antonio Capuano, Pappi Corsicato, Ivan Cotroneo, Marcello Garofalo, Antonietta De Lillo, Stefano Incerti, Mario Martone, Fabrizio Ramondino, Laura Sabatino -Fotogr.: (Panoramica/a colori) Cesare Accetta, Antonio Baldoni, Luca Bigazzi, Pasquale Mari- Mus.: Flavio Brunetti, Pasquale Catalano, Pappi Corsicato, Lelio Di Tullio, Antonio Paliotti Montagg.: Giogiò Franchini, Jacopo Quadri - Dur.: 120' - Produz.: Megaris, Mikado

Interpreti e ruoli

Anna Bonaiuto (Atlas/Francesca), Iaia Forte (Ajax), Enzo Moscato (Maruzzella), Antonio Pennarella (Fausto), Toni Servillo (il sinda-co), Tonino Taiuti (Toritore), Clelia Rondinella, Renato Carpentieri, Maria Luisa Abbate, Franco Iavarone, Lello Serao, Nunzia Di Somma, Anna Avita-bile, Maurizio Bizzi, Flavio Brunetti, Alessandra D’Elia, Luigi Petrucci, Vincenzo Peluso

Soggetto

Cinque episodi. LA STIRPE DI IANA: il culto della dea Iana è perpetuato ancora oggi da una banda di motocicliste che scorrazzano lungo le strade della provincia napoletana, seminando terrore tra i malcapitati che osano sfidarle. Alcuni malviventi locali rapiscono la sorella di una delle ignare per costringerne il marito fedifrago a sposare la figlia del capobanda, ma le ragazze terribili si mettono in azione e ristabiliscono l’ordine. MARUZZELLA: il travestito di nome Maruzzella si aggira tra i corridoi di un cinema a luci rosse, divenuto una sua dimora personale. Ma un giorno vede un’insolito spettatore, una dolce ragazza con cui entra in confidenza e che lo convince a rinunciare a quella vita quasi d’esilio. Il tutto è raccontato oggi da alcune persone che vorrebbero rimettere in piedi il cinema nel frat-tempo andato in malora. SOFIALOREN: Toritore, pescatore che vive a Poz-zuoli, cattura un polipo che di notte diventa una sensuale figura femminile. Un bislacco principe nero spiega al pescatore il triste destino cui la donna è condannata per sortilegio. Ma il polipo alla fine finisce cucinato in padella. IL DIAVOLO NELLA BOTTIGLIA: Il barbone Fausto acquista da un misterioso individuo una bottiglia con la quale potrà esaudire tre desideri, ma sarà poi perseguitato dalla malasorte se non riuscirà a rivenderla ad un prez-zo inferiore. Fausto trova ricchezza ed amore, ma il diavolo alla fine chiede il conto. LA SALITA: il sindaco di Napoli sale l’impervio crinale del Vesu-vio e incontra diversi personaggi, simboli della città di oggi trasformata e dolente.

Valutazione Pastorale

Cinque episodi che vorrebbero fotografare la realtà odierna di una napoletanità non più legata agli stereotipi abituali. L’obiettivo è decisamente fallito, perché i cinque raccontini sono pretenziosi, puntano su chiavi ora mitologiche, ora surreali, ora allegoriche senza mai proporre qual-cosa di veramente convincente. I toni sono quasi sempre sopra le righe, agi-tati, forzati, incomprensibili. Tutte le situazioni fanno riferimento (tranne l’e-pisodio di Incerti) a spaccati d’ambienti squallidi e approssimativi, non c’è mai denuncia, mancano valori di riferimenti. Dal punto di vista pastorale, un film velleitario e ambiguo, in alcuni momenti cattivo, attraversato da palesi atteggiamenti contro la Chiesa, propagandistico, e da valutare inaccettabile.
Utilizzazione: il film è da escludere dalle programmazioni ordinarie. In altri contesti, ci vuole molta attenzione per proporre il film, come stimolo ad una riflessione sulla Napoli di ieri e di oggi.

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