Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Francesco Bruni, Giambattista Avellino, Ficarra & Picone, Fabrizio Testini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Roberto Forza - Mus.: - Montagg.: Claudio Di Mauro - Produz.: Beppe Caschetto per ITC Movie in collaborazione con Medusa Film e Sky.
Interpreti e ruoli
Salvo Ficarra (Tommaso Scavuzzo), Valentino Picone (Daniele La Blasca), Eleonora Abbagnato (Eleonora Scavuzzo), Consuelo Lupo (signora Scavuzzo), Andrea Tidona (cap. La Blasca), Lucia Sardo (Giovanna Russo), Barbara Tabita. (Marcella), Tony Sperandeo (Gino La Monica), Remo Girone (Mimmo Barresi/frate), Arnoldo Foà (padre superiore)
Soggetto
A Palermo Tommaso e Daniele, due giovani sui trenta anni, si scontrano/incontrano casualmente ad un angolo di strada. Tommaso vive con la mamma e la sorella Eleonora e si arrangia con vari lavoretti. Daniele invece è figlio di un ufficiale dei carabinieri. O almeno così appare all'inizio. Perché, dopo essersi visti e rivisti e aver cominciato a parlare, i due si rendono conto di essere nati nello stesso giorno e nella stessa clinica. Da lì ben presto si rivela l'errore: c'è stato uno scambio di culle e quindi anche le famiglie sono state invertite. La confusione che segue a questa scoperta è grande. Ma, dopo molti equivoci, tutto sembra chiarirsi. Tommaso e Daniele comunque restano amici.
Valutazione Pastorale
Il duo comico Ficarra & Picone (cabaret e televisione sono i loro scenari più abituali) torna al cinema, dopo l'esordio con "Nati stanchi". Le buone promesse di quel primo film sono mantenute in questo secondo. Il copione ha il coraggio (se così si può dire) di basarsi su un pretesto classico della commedia degli equivoci,(lo scambio di persona, qui di neonati) per costruire un canovaccio che non rinuncia ai prevedibili svilupppi e alla occasioni di intreccio, ma li rivitalizza appunto con la verve dei due comici, stralunati e imbarazzati protagonisti su uno sfondo di quotidianità spicciola e autentica. Vizi e virtù della eterna commedia italiana trovano spazio per essere denigrati e valorizzati in una girandola spesso scoppiettante di dialoghi azzeccati. Gestualità e ammiccamenti fanno il resto, insieme alla dimostrazione che si può fare comicità non stantia anche senza fare ricorso a volgarità e indecenze varie. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, accettabile e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in successive occasioni come proposta di prodotto italiano dalla comicità semplice e misurata.