Orig. : Russia/Francia/Italia/Rep.Ceca (1999) - Sogg. : Nikita Mikhalkov - Scenegg. : Rustam Ibragimbekov e Nikita Mikhalkov in collaborazione con Rospo Pallenberg - Fotogr. (Scope/a colori) : Pavel Lebeshev - Mus. : Edward Nicolaj Artemyev - Montagg. : Enzo Meniconi - Dur. : 180' - Produz. : Camera One (Parigi), Three T Productions (Mosca), France 2 Cinema (Francia), Medusa Film (Italia), Barrandov Biografia (Repubblica Ceca).
Interpreti e ruoli
Julia Ormond (Jane Callaghan), Richard Harris (Douglas McCraken), Oleg Menshikov (Andrei Tolstoi), Alexey Petrenko (il generale Radlov), Marina Neelova (la madre di Tolstoi), Vladimir Ilyin (Mokin), Daniel Olbrychski (Kopnovsky)
Soggetto
Nel 1905 una donna non più giovane comincia a scrivere una lettera a suo figlio, cadetto in una famosa accademia militare. A lui, la madre pensa che sia giunto il momento di rivelare la verità sui fatti e le situazioni relativi alla sua nascita. Si torna così al 1885, quando la giovane Jane Callahan dall'America arriva in Russia. Qui si incontra con un connazionale, l'anziano Douglas McCracken, che alla stazione l'accoglie come l'adorata figlia e come tale la presenta successivamente in tanti luoghi. Il motivo é molto semplice: Douglas é un inventore senza scrupoli, deciso a vendere bene in quel Paese un marchingegno da lui progettato, una specie di grande macchina capace di tagliare in breve tempo anche gli alberi più resistenti, di essere insomma una specie di 'barbiere dei boschi della Siberia'. Ma per farsi approvare il progetto, Douglas ha bisogno del benestare del Generale, e la presenza della bella Jane deve servire a renderlo più 'morbido'. Introdotta nel palazzo del generale, Jane incontra il gruppo dei cadetti dell'accademia e, tra questi, rivede Andrei Toltoj, che già aveva incontrato sul treno. Andrei si innamora subito di Jane, ma la sua condizione di militare gli impone rigidi comportamenti. Quando però il generale gli chiede di leggere al posto suo la richiesta di matrimonio a Jane, Andrei cambia il testo e si dichiara. Riesce tuttavia a restare solo con Jane, che gli racconta la propria storia. Entrato in crisi, viene poi arrestato, condannato ai lavori forzati e inviato in Siberia. Lì, tempo dopo, Jane cerca di raggiungerlo, ma capisce che ormai é tardi e che non le resta altro da fare che tornare in America. Qui nasce il figlio, che a sua volta si iscrive all'accademia militare ed é preso di mira per la sua passione per Mozart: anche il padre aveva partecipato come cantante alla messa in scena del "Don Giovanni"...
Valutazione Pastorale
Si tratta di un film della durata di tre ore, costato 35 milioni di dollari e girato da Nikita Mikhalkov con l'obiettivo di un duplice messaggio: "Da un lato mi rivolgo ai miei connazionali, perchè ritrovino dignità, si sentano continuazione di quell'epoca, quando i cadetti russi parlavano inglese e francese e mettevano in scena Mozart in lingua italiana; dall'altro il film nasce proprio dalla speranza di offrire all'Occidente uno sguardo diverso sulla Russia, non quello che si è soliti disegnare oggi, a base di fame, miseria e corruzione". Un grande affresco dunque, sulla Russia zarista, girato con cadenze che tendono a ricordare 'Il dottor Zivago': con situazioni ed eventi di taglio drammatico ma spesso più propriamente melodrammatico, con stile che si fa incalzante e aggressivo e insieme sovrabbondante, caricato, fin troppo denso. Ritrovare comunque la propria storia e le proprie radici é intenzione encomiabile del regista: magari approfittando dell'occasione per metter alla berlina gli americani, popolo ingenuo e rozzo, privo di cultura e dedito ad esportare avventurieri senza scrupoli. Film non perfettamente riuscito, ma da vedere come sintesi di fine millennio della cultura e della società russa. Dal punto di vista pastorale, il film si risolve in un racconto nell'insieme accettabile e semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Da recuperare per riflettere sulla situazione presente e futura della variegata nazione russa.