IL CIELO IN UNA STANZA

Valutazione
Accettabile-riserve, semplicistico
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli
Genere
Commedia
Regia
Carlo Vanzina
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Filmauro

Orig. : Italia (1999) - Sogg. e scenegg. : Enrico e Carlo Vanzina - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Carlo Tafani - Mus. : Nicolosi - Montagg. : Sergio Montanari - Dur. : 102' - Produz. : Aurelio De Laurentiis.

Interpreti e ruoli

Gabriele Mainetti (Marco), Ricky Tognazzi (Paolo), Elio Germano ( padre di Marco), Alessandro Cianflone (Paolo da giovane), Francesco Venditti (Massimo), Maurizio Mattioli (Claudio), Cinzia Mascolo . (padre di Paolo), (madre di Paolo)

Soggetto

Come capita a gran parte dei suoi coetanei, Marco torna tardi a casa, quando ormai é notte. Paolo, il padre, lo aspetta alla finestra e, quando finalmente entra in casa, non può fare a meno di rimproverarlo: anche perché, ancora una volta, si é fatto rubare il motorino. Stavolta i rimproveri del padre sembrano eccessivi, e Marco apostrofa il padre come "vecchio!". Paolo si allontana, ma poi rientra nella stanza del figlio e gli dice che anche lui è stato giovane, ha avuto la sua età e i suoi problemi. E se non ci crede...Detto fatto, Paolo padre diventa Paolo giovane, siamo negli anni Sessanta. Marco viene in pratica introdotto a conoscere la vita del padre quand'era suo coetaneo. Ecco i genitori (i nonni), lui bonario e conciliante, lei apprensiva e molto dedita alla vita borghese del periodo. Ecco la scuola, con gli amici Massimo e Claudio; le differenze di 'classe' tra pariolini e gli altri; le feste a cui imbucarsi; gli scherzi; la cattura delle ragazzine; l'approccio con le straniere che conduce ad un imprevisto e deludente viaggio in Svezia; le serata da soli a casa, con l'invito ad una prostituta e l'arrivo imprevisto dei genitori; il gesto rivolto a Claudio che andava a sostenere un provino per la Roma e che invece ha un incidente e rimane sulla sedia a rotelle. Insomma adesso Marco sa che anche il padre ha passato i suoi stessi guai.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia leggera e sostanzialmente innocua, un ulteriore ritorno dei fratelli Vanzina al prediletto scenario degli anni Sessanta. Il pretesto stavolta é rappresentanto dall'esigenza di far conoscere ai "giovani d'oggi" le difficoltà incontrare dalla generazione precedente. Ma non c'è alcun intento critico o sociologico o storico. Tutto resta al livello di un confronto che rimane in superficie e serve solo a creare inevitabili situazioni di contrasto tra ieri e oggi, con accavallarsi di nomi, fatti, personaggi. Il tono é molto tranquillo e scorrevole. Non ci sono grevità e volgarità, e anche i momenti meno sorvegliati sono comici e un po' grotteschi. Risalta invece come positivo l'intento di creare un concreto punto d'incontro tra padri e figli. Dal punto di vista pastorale, il film, a parte qualche riserva, é da valutare come accettabile e semplicistico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di prodotto comunque sincero e aggraziato.

Le altre valutazioni

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