Sogg. e Scenegg.: Patrick Sheane Duncan - Fotogr.: (panoramica / a colori) Roger Deakins - Mus.: James Horner - Montagg.: Steven Rosenblum - Dur.: 116' - Produz.: John Davis, Joseph M. Singer, David T. Friendly
Interpreti e ruoli
Denzel Washington (Nathaniel Serling), Meg Ryan (Karen Walden), Lou Diamond Phillips (Monfriez), Michael Moriarty (Generale Hershberg), Matty Damon (Ilario), Seth Gilliam (Altameyer), Bronson Pin-chot (Bruno), Scott Glenn (Tony Gartner), Regina Taylor, Zeljko Ivanek, Tim Guinee, Sean Astin
Soggetto
Nel gennaio 1991, durante la guerra del Golfo, in Iran, il colon-nello Serling ordina per errore di aprire il fuoco contro uno dei suoi carri armati, uccidendo alcuni uomini. In seguito a quest'incidente, Serling viene rispedito a casa e assegnato a Washington all'ufficio preposto all'assegnazio-ne di decorazioni e onorificenze militari. Il generale Hershberg cerca di minimizzare le conseguenze del tragico errore e affida a Serling l'incarico di valutare la candidatura del capitano pilota Karen Walden alla medaglia d'oro alla memoria per l'eroismo mostrato in battaglia. Sarebbe la prima assegna-zione per una donna, e il Dipartimento di Washington giudica opportuna la cosa e aspetta dall'ufficiale una rapida approvazione della proposta. Al con-trario, interrogando i partecipanti a quell'azione bellica, Serling riscontra numerose contraddizioni sullo svolgimento dei fatti e si rifiuta di consegnare il rapporto conclusivo. Minacciato dal suo superiore, si vede costretto, oltre che a cercare la verità su Karen, anche a difendere sé stesso, cosa che lo por-ta ad una crisi di depressione che lo fa allontanare dalla moglie e dai figli. Con molta fatica, e attraverso numerosi flashback che ricostruiscono il fatto da più punti di vista, Serling raggiunge la verità che andava a toccare le sfere interne della paura e della incertezza del capitano Walden. La medaglia vie-ne infine assegnata, e Serling partecipa alla cerimonia con un'accresciuta consapevolezza verso il proprio ruolo e il significato del coraggio.
Valutazione Pastorale
Il racconto, di impianto drammatico, segue i binari ben noti di quel cinema americano che intende ridare fiato e credibilità a concetti fondamentali quali l'onore, la patria, la difesa dai nemici, il valore della bandiera. Sono concetti che da sempre fanno parte della tradizione sociale americana e che il cinema si incarica di aggiornare sullo svolgersi degli avvenimenti più recenti. Dentro le istituzioni ci sono certo corruzione, favoritismi e un po' di retorica ad uso e consumo delle menti semplici, luci ed ombre si alternano in chi vuole fare fino in fondo il proprio dovere, ma alla fine prevale la convinzione di aver agito per il bene comune. Dal punto di vista pastorale, accanto a qualche crudezza motivata dall'evolversi delle azioni di guerra e dai contrasti tra i protagonisti ( il suicidio di un soldato che cede alla tensione nervosa), il film presenta uno svolgimento comunque posi-tivo, per la sincera ansia di chiarezza e di ricerca della verità che lo ispira, accanto ad un misurato disegno dei personaggi, tra cui i genitori del capitano Karen.
Utilizzazione: Il film è da utilizzare sia in programmazione ordinaria e festi-va, con una cautela per i minori, sia in occasioni in cui si voglia riflettere su temi quali il coraggio individuale collettivo, i rischi della guerra, il rapporto tra potere civile e potere militare.