Sogg.: basato sui fumetti ideati da James O'Barr - Scenegg.: David S.Goyer - Fotogr.: (normale/a colori) Jean Yves Escoffier - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Michael N.Knue, Anthony Redman - Dur.: 86' - Produz.: Edward R.Pressman, Jeff Most
Interpreti e ruoli
Vincent Perez (Ashe), Mia Kirshner (Sarah), Richard Brooks (Judah Earl), Iggy Pop (Curve), Thuy Trang (Kali), Ian Dury (Noah), Tho-mas Jane (Nemo), Vincent Castellanos, Eric Acosta, Tracey Ellis, Beverly Mitchell, Alan Gelfant, Shelly Desai, Holley Chant
Soggetto
In una Los Angeles infestata dal crimine e calata in una perenne oscurità si sta celebrando il giorno dei morti, per ricordare gli spiriti dei defunti. Nell'orgia dei festeggiamenti e nei disordini che seguono, il giovane meccanico di motociclette Ashe e il figlioletto assistono ad un orribile delitto e rimangono a loro volta vittime dell'assassino. Ma poco dopo, Ashe torna in vita, dotato degli inquietanti poteri del Corvo e si dedica a mettere in atto una feroce vendetta. Entra in contatto con Sarah, ragazza che lo attrae e che sco-pre essere legata a lui da un misterioso rapporto psichico. La vendetta di Ashe diventa allora più difficile del previsto, perchè deve superare profondi legami interiori. Nello scontro finale, Ashe riesce ad eliminare Judah, signo-re del crimine, e a vendicare così la morte del figlioletto. Ma anche Sarah rimane vittima sul terreno. I Corvi comunque sono tornati a fare giustizia.
Valutazione Pastorale
Il film prosegue a raccontare le vicende del perso-naggio de Il Corvo, protagonista di una serie di fumetti e della prima versione cinematografica, "Il Corvo", del 1994. Anche questo secondo appunta-mento procede sulla falsariga del primo, muovendosi sullo sfondo di una violenza urbana esasperata e ponendo al centro della storia un supposto eroe 'nero' che torna in vita con l'unico scopo di farsi giustizia. I richiami ad uno scenario tra il postmoderno e il medievale si confondono con generici accen-ni al soprannaturale, alla reincarnazione, all'amore al di là della vita, in una mescolanza di omicidi violenti, di sangue, di orrori ripetuti. Un pretestuoso aggrovigliarsi tra il Bene e il Male che, dal punto di vista pastorale, non può essere accettato, essendo esempio di modo di vivere all'insegna dell'elimina-zione dell'uno ai danni dell'altro.
Utilizzazione: Il film è da escludere dalle programmazioni ordinarie. Si sa poi che presso molte fasce giovanili questo genere "horror" trova ampio seguito. Proprio sulla base di tale considerazione, eventuali utilizzazioni più mirate vanno proposte con cautela e seguite con attenzione.