Interpreti e ruoli
Benjamin Lavernhe (Adrien), Sara Giraudeau (Sonia), Kyan Khojandi (Ludo), Julia Piaton (Sophie), François Morel (Il padre), Guilaine Londez (La madre), Sébastien Chassagne (Sébastien), Adeline D'Hermy (Solène)
Soggetto
Adrien è un uomo di quasi quarant’anni. Ha una relazione a corrente alternata e si muove all’interno di un nucleo familiare piuttosto oppressivo. Di suo ci mette attacchi d’ansia, nevrosi e paure verso il futuro…
Valutazione Pastorale
I quaranta anni rappresentano per Adrien il momento delle decisioni non più rinviabili. Bisogna dare una risposta alla fidanzata, andare incontro alle legittime attese dei genitori che lo vorrebbero vedere sistemato. Su questo stato di incertezza cala all’improvviso la richiesta di un discorso da tenere al matrimonio della sorella. Ma è possibile mettere ancora di più in crisi un uomo già abbastanza teso e stressato? Partendo da questo presupposto, Laurent Tirard, classe 1976, gira una commedia frizzante e originale, di matrice tipicamente francese. Lungo una sceneggiatura che va liberamente avanti e dietro nel tempo, si rintracciano almeno tre film di riferimento: “Io e Annie” di Woody Allen (1977), “Se mi lasci ti cancello” di Michel Gondry (2004) e “Aria di famiglia” di Cedric Klapisch (1997). Il copione si muove fin dalle prime battute nel solco della migliore tradizione di un testo divertente, con molte notazioni acute e intelligenti. Il film procede fluido e scorrevole, assicurando comicità e ironia. Commedia a briglia sciolta con tocchi di cattiveria stemperati da un sorriso dolce-amaro. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, brillante e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in molte occasioni per affrontare con leggerezza i molti temi, anche legati alle dinamiche familiari.