Sogg.: Da un'idea di Trish Mc Adam, Gina Moxley- Scenegg.: Trish Mc Adam- Fotogr.: (Normale/a colo-ri) Dietrich Lohmann - Mus.: Pierce Turner - Montagg.: Peter Przygodda -Dur.: 95' - Produz.: Chris Sievernich, Lilyan Sievernich
Interpreti e ruoli
Rosaleen Linehan (Nora), Gina Moxley (Kate), Pom Boyd (Jean), Sean Hughes (Martin), Paudge Behan (Dan), Catherine White (Orla), Pierce Turner (Dave), Maureen Toal, Laurie Morton, Marie Mullen, Ena May, Stella Mc Cusker.
Soggetto
Jean e Kate, grandi amiche, dividono un appartamento e, per vive-re, recitano uno spettacolino di cabaret per le strade di Dublino. Quando Martin, il ragazzo di Jean, le chiede di sposarlo, e lei accetta, gli equilibri vengono sconvolti. Nora, la madre di Jean, si mette ad organizzare il matri-monio, stressando la figlia che alla fine passa la notte col produttore televisi-vo Dan, dicendo a Martin di voler rinunciare a tutto. Jean comincia allora a lavorare in Tv come presentatrice, e Kate non riesce a resistere alla tentazio-ne di consolare lafflitto Martin, del quale anzi rimane incinta dopo una sera-ta passata insieme. Kate non dice a nessuno chi sia il padre, e fa credere a Jean che la cosa è successa durante un viaggio di lavoro ad Edimburgo. Jean si riconcilia con Kate, Martin torna da una tourneè in Europa, e Jean, che ha lasciato Dan, propone a Martin di sposarsi. Stavolta levento accade. Al matrimonio, Martin tiene in braccio il bambino appena nato di Kate, e in quel momento Jane capisce che è lui il vero padre.
Valutazione Pastorale
uno spaccato di vita irlandese, specchio di una realtà diffusa e di mentalità largamente verificabili in tanta gioventù europea. Nei loro rapporti, affettivi e professionali, questi ragazzi sembrano usare gli altri a scopo quasi terapeutico, si banalizzano le scelte di vita nellillusione che non si presenteranno più. Il gioco delloca è il gioco dei sentimenti, un passo avanti e un passo indietro allinterno di una società dove valori importanti vengono meno ma non sono cancellati bensì nascosti, rifiutati per paura e timore. Film spigoloso e aspro, e tuttavia privo di compiacimento e per nien-te in malafede. Certo ritratto di un mondo che appare senza morale, senza scrupoli e che invece soffre per la voglia di recuperare traguardi più impor-tanti, la maternità e la paternità, il matrimonio, un lavoro gratificante. Dal punto di vista pastorale, un film soprattutto da discutere per riflettere bene sui motivi che causano ai protagonisti tanta apatia e amarezza, sulle carenze che li distinguono sul piano sociale e affettivo.
Utilizzazione: fatta salva lattenzione per i minori, il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, più utilmente, in sede di confronto e di dibattito su argomenti di innegabile attualità, non ultima lambientazione in un Dubli-no poco frequentata sotto il profilo della commedia di carattere: giovani, matrimonio, lavoro, maternità , senso del dovere e del rispetto.