IL GIORNO, LA NOTTE. POI L’ALBA

Valutazione
Accettabile, Semplice, dibattiti
Tematica
Evangelizzazione-missione, Libertà, Politica-Società, Potere, Tematiche religiose
Genere
Drammatico
Regia
Paolo Bianchini
Durata
93'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Soggetto e Sceneggiatura
Marcello Sambati, Paolo Bianchini Paolo Bianchini
Musiche
Paolo Vivaldi
Montaggio
Rinaldo Marsili

Orig.: Italia (2007) - Sogg.: Paolo Bianchini - Scenegg.: Marcello Sambati, Paolo Bianchini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giovanni Cavallini - Mus.: Paolo Vivaldi - Montagg.: Rinaldo Marsili - Dur.: 93' - Produz.: Paolo Rota per L'Alveare produce cinema s.r.l.

Interpreti e ruoli

Francesco Salvi (Francesco d'Assisi), Giulio Brunetti (Federico II), Giorgio Cantarini (Giuseppe), Enrico Lo Verso, Alessandro Prete, Claudio Angelini, Alessandro Prete, Eleonora Mazzoni, Laurentina Guiddotti, Luca Martella

Soggetto

Nel giorno in cui un messo del Papa Onorio III comunica a Federico II la minaccia della scomunica se il giovane imperatore non partirà subito al comando di un crociata, sulle coste pugliesi sbarca Francesco d'Assisi di ritorno dai campi di battaglia della Palestina. Federico II vive un dramma profondo che sembra non avere soluzione: l'obbedienza al Papa lo costringerebbe a conbattere i musulmani, a lungo suoi maestri di vita. L'incontro con Francesco aiuta l'imperatore a guardare meglio dentro di se e a prendere la decisione più giusta.

Valutazione Pastorale

L'incontro tra due protagonisti di quegli anni intorno al 1220 è affidato a toni fermi e pacati, in uno sviluppo narrativo più attento al contenuto degli agomenti che alla loro dispersione linguistica. In effetti questo film di Bianchini è quanto di più in linea con il poverello di Asuisi ci si può immaginare. Esterni nella Tuscia, aria forte, luci intense, colori nitidi tutti dal vivo. Il respiro aspro del tempo emana dagli abiti, dai dialoghi, dagli interrogativi che restano tra i protagonisti. C'è rispetto e, di più, quasi una sorta di ammissione della 'impossibilità' di spiegare qualcosa. Ma i temi restano vivi, il difficile dialogo tra religione, potere, scienza non si nasconde dietro a giochi di parole ma resta scoperto, metatemporale, affascinante. Il film ha la genuinità di mettersi al servizio di chiunque voglia affrontare questi argomenti. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, semplice e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in situazione mirate per parlare di queste, sempre attuali tematiche.

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