Orig.: Italia/Gran Bretagna (2005) - Sogg.: Renzo Martinelli, Corrado Calabrò dal romanzo di Corrado Calabrò "Ricorda di dimenticarla" - Scenegg.: Renzo Martinelli, Fabio Campus - Fotogr.(Scope/a colori): Blasco Giurato - Mus.: - Montagg.: Dur.: 107' - Produz.: Martinelli Film Company, Creative Partners, Medusa Film.
Interpreti e ruoli
Harvey Keitel (Ludovico Vicedomini), Jane March (Leda), Jordi Molla (Alceo), F. Murray Abraham, Paco Reconti
Soggetto
In Turchia l'italiano Ludovico Vicedomini entra in contatto con la coppia formata da Alceo, docente universitario che ha perso le gambe anni prima durante l'attentato all'ambasciata americana a Nairobi, e dalla moglie Leda, dirigente di una compagnia aerea. Presentatosi come commerciante di pietre preziose, Vicedomini comincia a corteggiare Leda in modo via via più serrato e suadente. Quando cede al fascino di questa improvvisa conoscenza, la donna diventa disponibile ad assecondare qualunque richiesta le venga rivolta. Eccola allora pronta a seguire Vicedomini sul traghetto della Manica che dalla Francia va verso l'Inghilterra. Lui, però, al momento opportuno scende. Leda infatti è la vittima designata della cosiddetta "strategia della colomba", che consiste nel sedurre una ragazza e trasformarla in un inconsapevole messaggero di morte. Al momento di entrare nel porto inglese, il traghetto esplode. E' l'ennesimo attentato di una delle cellule di Al Qaeda in Europa. Vicedomini é in realtà un occidentale convertito all'Islam e incaricato proprio di occuparsi della ricerca della donna di volta in volta più adatta. Stavolta però il commerciante si era innamorato della vittima, e i tentativi di salvarla gli costano la vita.
Valutazione Pastorale
La presenza dell'Islam nei Paesi dell'Europa Occidentale e i modi per accogliere, dialogare, convivere con l'islamismo sono temi drammaticamente al centro dell'attenzione del Vecchio Continente. I due attentati degli ultimi anni a Madrid e a Londra sono stati campanelli d'allarme che hanno prodotto reazioni non sempre convergenti, se non quando del tutto opposte. Dalla verificata impossibilità di raggiungere una linea comune di intervento e dalla constatazione della prevalenza di atteggiamenti di comprensione solo unilaterali prende il via questo film che Renzo Martinelli ha realizzato come una forte e vibrata denuncia: "Il mio tentativo é dire: attenzione, perché il proselitismo é tra noi". Il regista vuole mettere in guardia l'occidente dal pericolo di proseguire sulla strada di quel buonismo accomodante che si risolve nella distinzione tra un Islam fanatico e un Islam moderato e che dovrebbe trovare tutti d'accordo, limitando il numero dei potenziali nemici. Non è così invece, sostiene l'autore, facendo parlare al posto suo i tre protagonisti: l'italiano convertito Vicedomini, l'inascoltato professor Alceo, sua moglie Leda, ingenua e inconsapevole vittima. Le intenzioni del film sono precise e ben chiare. L'accusa di remissività é altrettanto diretta e, ancorché non del tutto infondata, é affidata però ad un racconto che perde di vista la secchezza del realismo a vantaggio di un eccesso di emotività e di una melodrammatica commozione accusatoria. Nello sviluppo del racconto emergono sentimentalismi, un romanticismo un po' di maniera, qualche passaggio fin troppo didascalico. Se la realizzazione si presenta qua e là irrisolta, resta valido il terma centrale e lo stimolo a parlarne e a rifletterci sopra. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e proposto in successive occasioni come avvio alla riflessione sull'argomento 'Islam', che interpella la coscienza di ciascuno di noi.