Sogg. e Scenegg.: David Chisholm - Fotogr.: (normale/a colori) Robert Yeoman - Mus.: J. Peter Robinson - Montagg.: Tom Finan - Dur.: 94' - Produz.: David Chisholm, Ken Topolsky
Interpreti e ruoli
Fred Savage (Corey), Christian Slater (Nick), Jenny Lewis (Haley), Beau Bridges (Sam), Luke Edwards (Jimmy), Will Seltzer (Putnam), Sam Mc Murray (Bateman), Frank Mc Rae, Wendy Phillips, Jackey Vinson
Soggetto
Jimmy, un bimbo che soffre di instabilità emotiva, ha visto affogare la gemella e vive con il padre Sam, la matrigna e due fratellastri (il giovane Nick e il dodicenne Corey). I due ragazzi gli vogliono bene, malgrado il suo mutismo e, quando il piccolo fugge di casa perché vuole andare in California (unica parola che egli riesce a sillabare), si mobilitano. Corey, che gli è più vicino e affezionato, parte anzi con lui: i due salgono sui camion e vanno alla ventura, unendosi ad Haley una dodicenne orfana di madre, scattosa e piena di ideeavendo per meta Los Angeles. Lei sa che là vi è l'Armageddon, un colossale torneo per ragazzi bravissimi nei videogiochi e Corey con l'amichetta sono convinti che il silenzioso Jimmy batterà tutti. Il bimbo infatti si direbbe un vero mago (anche durante il viaggio vince contro Lucas, un campione locale assai più grande di lui). Mentre sulle tracce di Corey e del fratellastro si sono posti sia Sam con il figlio maggiore Nick, sia un agente investigativo munito di fotografie esibite ai motel e presso i distributori di benzina, il terzetto dopo varie avventure arriva a Los Angeles. Qui Jimmy viene iscritto alla gara all'ultimo minuto e vince i 50.000 dollari del premio, ancora una volta battendo nella finalissima quel Lucas orgoglioso ed un'altra concorrente. Al trionfo assistono anche Sam, Nick e Putman (che il terzetto è sempre riuscito a dribblare) e poi i ragazzini tornano a casa: Sam tutto allegro con i tre figli, con i quali ora il rapporto sembra migliore di prima ed Haley per amicizia con coloro che tanto ha aiutato e protetto. Ma all'improvviso il piccolo mago prega il padre di fermare l'auto: ai bordi della strada in una zona desertica si trova un motel e lì vicino sono posti alcuni mostri antidiluviani in plastica. La sua mitica "California" è là: è il luogo felice dove furono scattate quelle foto con madre e sorellina morta, che sempre Jimmy reca in una piccola valigetta e che ora lui lascerà sul posto, ormai cresciuto, più tranquillo e finalmente sorridente.
Valutazione Pastorale
magari bastassero le buone intenzioni e i teneri sentimenti per fare un buon film. Comunque, i ragazzini faranno il tifo per questo piccolo mago, sempre un po assorto e turbato, ma imbattibile nei giochi di destrezza richiesti dai videogames. E, con lui, per la bontà del fratellastro e le fertili iniziative della inattesa compagna di viaggio. Peccato che ci siano molte ripetizioni e che tutti gli adulti recitino nella più scoraggiante routine. La commedia, che tiene di mira gli obbiettivi e i modi più o meno avventurosi tanto cari agli americani amanti dei film "on the road", ricicla una volta di più e in maniera consolatoria il tema della famiglia, dalla quale si può fuggire, ma a cui si ritorna sempre volentieri. Soddisfa meno e non regge ad una analisi un tantino più profonda sulle ragioni vere di quel ritorno: a 10 anni, 50.000 dollari di premio sono gran cosa e tutto il parentado coccola il piccolo genio vittorioso. Esaltazione del gioco commercializzato, con una specie di spot colossale ed un inno tutto all'americana alla destrezza del più bravo in lizza, che sembra guarito perfino dalle sue ombrose chiusure caratteriali.