Orig.: Francia (2015) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Antoine De Saint Exupery - Scenegg.: Bob Persichetti, Irena Brignull - Fotogr.(Scope/a colori) - Mus.: Hans Zimmer, Richard Harvey (canzoni eseguite da Camille) - Montagg.: Matthew Landon - Dur.: 108' - Produz.: Orange Studio, M6 Films, LPPTV, On Animation Studio.
Interpreti e ruoli
L'aviatore (voce italiana: Toni Servillo), la mamma (v.i.: Paola Cortellesi), la Volpe (v.i: Stefano Accorsi), la Rosa (v.i.: Micaela Ramazzotti), il Serpente (v.i: Alessandro Gassmann), l'uomo d'affari (v.i.: Giuseppe Battiston), il Sig.Principe (v.i.: Angelo Pintus), Il Re (v.i.: Pif), l'uomo vanitoso . (v.i.: Alessandro Siani)
Soggetto
Un aviatore ormai anziano ma sempre vivace e molto eccentrico e una bambina sempre pronta ad assecondare i desideri della madre si scoprono vicini di casa e fanno amicizia. Leggendo le pagine del diario dell'aviatore, la bambina scopre che molto tempo prima l'uomo era precipitato in un deserto e qui aveva incontrato il Piccolo Principe, un misterioso ragazzino giunto da un altro Pianeta...
Valutazione Pastorale
Antoine de Saint Exupery, aristocratico francese, scrittore e poeta, nasce nel 1900. Grande appassionato di volo, scrive alcuni libri legati alle sue esperienze aviatorie, e pubblica per la prima volta "Il piccolo Principe" nel 1943. Non ha però il tempo per gioire del successo del libro, perché scompare nel 1944 mentre compie un volo di ricognizione sul Mediterraneo in missione per le Forze della Francia liberata. I resti del suo aereo abbattuto sono stati ritrovati solo nel 2004 al largo delle coste di Marsiglia. La storia dell'incontro tra l'anziano aviatore, la bambina e il Piccolo Principe passa attraverso tanti sottili strati di fantasia e accavallarsi di epoche da acquistare quella libertà del racconto che diventa forse il vero segreto di un successo ormai lunghissimo e crescente. Come in tutte le grandi favole, il testo ha una parte collocata in uno scenario dapprima contemporaneo (belli i disegni che ricostruiscono la città degli anni Quaranta) e poi, allo scattare dei meccanismi fantastici, una del tutto fuori dal tempo e dalla storia. Il libro vanta traduzioni in oltre 250 lingue ed è tra i più venduti di tutti tempi. C'è quindi qualcosa che sfonda la barriera degli anni e della atmosfere per entrare in una patrimonio di fantasia, mistero, capacità di tenerezza e commozione in grado di conquistare generazioni di bambini e piccoli. Questo primo incontro con il cinema vince la scommessa di incantare grazie ad u approccio onirico e visionario, ad un pregevole lavoro sulla stop motion, alla scelta del regista Osborne di servirsi delle tecniche avanziate senza togliere il fascino della poesia della pagina scritta. Ne esce un prodotto di convincente efficacia, in grado di toccare tutti gli spunti evidenti e nascosto di un testo che diventa ben presto metafora di vita, di costume, di civiltà. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile certamente poetico.
Utilizzazione
Suggestivo nell'impianto narrativo e spesso toccato da commovente lirismo, il film è ad utilizzare in programmazione ordinaria e in molte, successive occasioni come proposta per tutti, piccoli, ragazzi e famiglie. Da proporre anche a livello educational, nel confronto con il libro (e con i disegni che lo arricchiscono) e nell'ambito del rapporto cinema/letteratura.