Sogg. e Scenegg.: Aaron Sorkin - Fotogr.: (scope / a colori) John Seale - Mus.: Marc Shaiman -Montagg.: Robert Leighton - Dur.: 112' - Produz.: Rob Reiner
Interpreti e ruoli
Michael Douglas (Andrew Shepherd), Annette Bening (Sydney Ellen Wade), Martin Sheen (A.J. Mac Inerney), Michael J.Fox (Lewis Roth-schild), Anna Deavere Smith (Robin Mc Call), Samantha Mathis (Janie Basdin), David Paymer (Leon Kodak), Richard Dreyfuss (Senatore Rum-son), Shawna Waldron
Soggetto
Andrew Shepherd, presidente degli Stati Uniti, è vedovo, spirito-so, democratico e circondato da un efficiente staff guidato dal vecchio amico e collega A.J. Mac Inerney e composto da Lewis Rothschild, consigliere per la politica interna, Robin Mc Call, l'addetto stampa, e Janie Basdin, assisten-te personale, nonché l'incaricato dei sondaggi Leon Kodak. Rimasto vedovo e con la figlioletta dodicenne Lucy, Andrew gioca la sua rielezione con due decreti: uno sulla riduzione dell'uso privato delle armi e l'altro, patrocinato da una lobby ecologista che lo ha appoggiato nella nomina. Ed è proprio l'av-vocato ambientalista ingaggiato dalla lobby, la volitiva Sydney Ellen Wade, che irrompe non solo nella Casa Bianca ma nella vita di Andrew che, attirato dalla franchezza della donna, la quale commette una gaffe dopo l'altra, se ne innamora. Ma la love story scatena le manovre del senatore leader della minoranza, Rumson, il quale scopre che dieci anni prima Sydney Ellen Wade in un corteo di protesta aveva bruciato la bandiera americana e questo fatto lo utilizza per screditarne l'immagine. L'idillio giunge ad un punto di rottura quando viene dimezzata la portata del trattato sull'ambiente, per il quale Sydney si è battuta col suo staff per raggiungere il quorum di voti per la rielezio-ne di Shepherd. Gli attacchi sempre più pesanti di Rumson e l'abbandono della donna amata scatenano l'orgoglio dell'uomo che reagisce in diretta tele-visiva, facendo riportare il decreto alla stesura originaria e promuovendo il disarmo come promesso. La stampa, l'opinione pubblica ed il senato reagi-scono in modo entusiasta e Sydney può riabbracciare l'illustre amato.
Valutazione Pastorale
La fiaba dell'umile fanciulla amata dal re è vecchia quanto il mondo: qui c'è un'intelligente rielaborazione in chiave moderna e repubblicana. Ai meriti di Michael Douglas, attore completo, va ascritta la credibilità di un presidente forse troppo perfetto ed umano per essere vero. Vedovo morigerato, ottimo padre, lavoratore instancabile, esigente ma equa-nime e democratico con lo staff, ed infine capace di prendere le sue respon-sabilità, nel bene e nel male, e soprattutto deciso ad avere una completa vita privata. Lo affianca Annette Bening volenterosa ma un po' schiacciata dalla personalità e da ciò che rappresenta il partner. Il contorno politico è talora didascalico, specie nei sondaggi e in certe sequenze tecniche, come la con-quista delle preferenze per le future votazioni al senato che al pubblico non americano interessano relativamente, mentre la responsabilità diretta del lea-der in questioni vitali del paese potrebbe far riflettere sul peso che la partito-crazia troppo spesso esercita sugli ingranaggi legislativi e sull'esecutivo in genere. Ma quello che più interessa il regista è di creare un quadro credibile della vita dell'uomo più potente del mondo e immaginarlo innamorato come un comune mortale, con tutti gli equivoci, i problemi, gli ostacoli che può incontrare. Commedia montata con molto ritmo e diretta col consueto mestiere da Bob Reiner, e recitata da uno stuolo di validi attori tra cui spicca Martin Sheen. Purtroppo, anche se il film è assai corretto nelle immagini, gli amori extraconiugali dell'illustre personaggio (probabilmente preludio ad un futuro matrimonio) restano moralmente eccepibili.