Sogg.: tratto dal lavoro teatrale di Heinrich Von Kleist - Scenegg.: Marco Bellocchio - Fotogr.(panoramica/a colori): Giuseppe Lanci - Mus.: Carlo Crivelli - Montagg.: Francesca Calvelli - Dur.: 85' - Produz.: Film Albatros.
Interpreti e ruoli
Andrea Di Stefano (Friedrich Arthur Von Homburg), Barbora Bobulova (Natalia), Toni Bertorelli (Elettore), Anita Laurenzi (Elettrice), Gianluigi Fogacci (Golz), Fabio Camilli (Hohenzollern), Italo Dall'Orto (Dorfling), Diego Ribon (Truchss), Pierfrancesco Favino (Sparren), Federico Scribani (Stranz), Bruno Crazzari . (Kotitwitz)
Soggetto
Il principe di Homburg lancia la sua cavalleria in battaglia anzitempo, trasgredendo gli ordini ricevuti. Nonostante la vittoria conseguita, l'errore gli costa la condanna a morte. Natalia, innamorata di lui, cerca di intercedere presso il Grande Elettore che dapprima si mostra irremovibile ma, poi, di fronte alle insistenze della ragazza, fa chiamare a sè il principe e gli comunica di volergli offrire la grazia. A questo punto, è però il principe a rifiutare in nome del rispetto totale del codice d'onore. Quando arriva il giorno dell'esecuzione, Homburg, pronto alla morte, viene ugualmente salvato contro il suo volere e reintegrato al suo posto.
Valutazione Pastorale
Il film si propone come una libera reinterpretazione del dramma teatrale di Heinrich von Kleist, imperniata soprattutto sul conflitto che si crea tra catarsi e vittoria morale, tra razionalità e sentimento, tra realtà e sogno. Sono elementi tipici della tragedia ottocentesca che Bellocchio cerca di usare come metafora del rapporto vita-potere-innamoramento nella società di oggi. A parte qualche difficoltà recitative del protagonista, il film nell'insieme è un dignitoso esempio di cinema introspettivo che, da una semplice e ben chiara azione, trae spunto per riflettere su argomenti forti e consistenti, il senso della storia, l'obbedienza, il bisogno di eroismo, il desiderio, la pietà. Dal punto di vista pastorale quindi, un film da accettare per le sfumature di complessità che propone in una suggestiva cornice ottocentesca e in climi mai artificiosi ma molto motivati.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di uno spettacolo maturo, in grado di far riflettere e di parlare ai bisogni dell'uomo di oggi. In situazioni più ristrette, è molto utile per dibattere sui numerosi temi fin qui ricordati.