Orig.: Italia/Francia (2015) - Sogg.: liberamente tratto da "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile - Scenegg.: Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Matteo Garrone, Massimo Gaudioso - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Suschitzky - Mus.: Alexandre Desplat - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 128' - Produz.: Matteo Garrone, Jeremy Thomas, Jean e Anne Laure Labadie.
Interpreti e ruoli
Ep. LA REGINA: Salma Hayek (Regina di Selvascura), John C.Reilly (Re di Selvascura), Christian Lees ; Jonah Lees (Elias), Alba Rohrwacher (Jonah), Massimo Ceccherini (circense), Laura Pizzirani . (circense), Franco Pistoni (madre di Jonah), Giselda Volodi. (negromante), Giuseppina Cervizzi (dama di corte), Jessie Cave . Ep. LA PULCE: Toby Jones (dama di corte), Bebe Cave (Fenizia), Guillaume Delaunay (Re di Altomonte), Eric Maclennan (Viola), Nicola Sloane (l'orco), Vincenzo Nemolato (medico), Giulio Beranek (damigella), Davide Campagna . Ep. LE DUE VECCHIE: Vincent Cassel (figlio di circensi), Shirley Henderson (figlio di circensi), Hayley Carmichael (figlio di circensi), Stacey Martin (Re di Roccaforte), Kathryn Hunter (Imma), Ryan McParland Kenneth Collard (Dora), Renato Scarpa (Dora giovane)
Soggetto
Il racconto dei racconti è ispirato a "Lo Cunto de li Cunti", una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile (Napoli, 1575-1632) pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636. Da questa raccolta sono state scelte tre fiabe che hanno come protagoniste tre donne, colte in tre fasi della vita. Ne "La regina", la sovrana di Selvascura vuole a tutti i costi avere un figlio. Ci riuscirà grazie ad un curioso espediente. Ne "La pulce", il Re di Altomonte vuole impedire alla figlia di trovare il marito preferito, crede di esserci riuscito ma un orco rovina il suo piano legato alla pelle di una pulce gigante. Ne "Le due vecchie", il Re di Roccaforte conquista il cuore di quella che lui crede una bella fanciulla, la sorella vuole imitarla e accetta di cambiare pelle.
Valutazione Pastorale
Bisogna innanzitutto aggiungere che, nella storia della letteratura, da questa raccolta di Basile hanno preso origine, per unanime consenso, fiabe famosissime come "Cenerentola", "Il gatto con gli stivali", "La bella addormentata nel bosco". Insomma sono le basi del racconto fantastico. "Nelle fiabe di Basile -dice Garrone- ho ritrovato quella commistione tra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia ricerca artistica". Nella nostra letteratura, e più di recente, nel nostro cinema, il fantasy non ha mai avuto grande fortuna. Anzi si fatica a trovare qualche esempio opportuno. Ne consegue che questa di Garrone si propone come una scelta insolita e azzardata, una scommessa nella quale il regista rovescia il rapporto tra reale e invenzione, mette in primo piano l'invenzione e lavora sulla metafora per toccare un maggiore coinvolgimento. Calando le storie in scenari paesaggistici di sogno e incorniciandoli in contesti pittorici di forte fascino, il film scava nell'immaginario popolare ma non raggiunge afflato onirico né dipinge scenari poetici. Anzi resta sostanzialmente freddo, neutro, lontano da una modernità solo ipotizzata. Ma forse questa indifferenza era proprio il risultato che l'autore voleva ottenere. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile/problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben sapendo che si tratta di un 'fantasy' rivolto ad un pubblico di adulti più che di bambini.