Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Carol Heikkinen - Fotogr.(Panoramica/a colori): Geoffrey Simpson - Mus.: George Fenton - Montagg.: Tariq Anwar - Dur.: 113' - Produz.: Laurence Mark.
Interpreti e ruoli
Amanda Schull (Jody), Zoe Saldana (Eva), Victor Anthony (Thomas), Ethan Stiefel (Cooper), Susan May Pratt (Maureen), Shakiem Evans (Erik), Ilia Kulik (Sergei), Sascha Radetsky (Charlie), Peter Gallagher (Jonathan), Donna Murphy (Juliette), Julie Kent (Kathleen), Debra Monk (Nancy), Eion Bailey. (Jim)
Soggetto
A New York, oggi, un gruppo di giovani ha la passione per la danza e un sogno che sembra impossibile: entrare nell'American Ballet Theatre. Ci sono Cooper, che guida una Harley-Davidson, Jody Sawyer, Charlie, Eva, dal carattere difficile: ha avuto una vita dura e ballare la rende felice. E, intorno, appaiono anche Erik, Maureen, che dopo molta fatica si accorge di volere qualcos'altro dalla vita oltre la danza, Jim, giovane studente di medicina di cui si innamora Maureen, e Sergei, studente russo. Mentre i ragazzi si spreparano e si sfidano, devono anche fare i conti con Juliette, una delle insegnanti; con Nancy l'addetta alle relazioni esterne della compgania di danza, che si occupa anche della carriera della figlia Maureen, e con Jonathan, il direttore artistico della scuola. Copper e Jody ben presto simpatizzano, ma lei non é abbastanza robusta e deve andare in palestra ad allenarsi con la musica rock. Per il saggio, Jody entra nel balletto di Cooper, e ci sono anche Charlie ed Eric. Quando Charlie si innamora di Jody, Cooper mette su uno spettacolo e lascia Jody sola. Arriva poi la possibilità di tre posti per l'American: Eva viene assunta. Ma quando arriva il giorno del saggio finale, Jody riprende il posto di prima ballerina e ottiene grande successo.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia sulle speranze ed i sogni di un affiatato gruppo di giovani studenti di danza che tentano la strada del successo in un ambiente difficile e competitivo. C'è poco altro da aggiungere, perchè il resto è scontato: i ragazzi, come da copione, passano tra gioie, dolori, dubbi, entusiasmi, delusioni, illusioni. E intanto nel confronto tra loro stessi e con gli adulti, imparano a maturare e a capire meglio il futuro che li aspetta. Niente di particolarmente nuovo dunque: tutto procede secondo le buone regole del filone giovanilista, con tanta danza, molta musica, sentimenti e un po' di melodramma da serial televisivo. Ma nell'insieme il film è misurato e consapevole dei propri limiti, non esagera e non eccede. Dal punto di vista pastorale è da valutare comne positivo, accettabile quindi, e di struttura decisamente semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come proposta per giovani in ordine al ritratto che offre del mondo della danza americano.