Orig.: Italia (2005) - Sogg. e scenegg.: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Piero De Bernardi (collaborazione alla scenegg.: Claudio Amendola) - Fotogr.(Panoramica/a colori): Claudio Zamarion - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Raimondo Crociani - Dur.: 90' - Produz.: Vittorio Cecchi Gori.
Interpreti e ruoli
Claudio Amendola (Rocky), Elisabetta Rocchetti (Betta), Enzo Salvi (Tramezzino), Kaspar Capparoni (avv. Lamantia), Gabriella Labate (Patrizia), Gianni Parisi . (Ramacci), Paolo Triestino (questore), Alessandro Di Carlo (Cesare), Roberto Brunetti (Caccola), Mariano D'Angelo (Zagaja), Andrea Perroni (Franchino), Luis Molteni (on.Bonini)
Soggetto
Come il padre Nico negli anni '70-'80, anche Rocky é agente in borghese dei reparti operativi della Polizia a Roma. Dopo aver debellato un giro clandestino di cinesi che sfruttavano il lavoro minorile, Rocky comincia ad occuparsi dell'omicidio di un ladruncolo d'appartamenti. In coppia con la collega Betta, e aiutato da Tramezzino, un ladro suo amico figlio di Venticello, Rocky scopre che dietro alla morte dell'uomo c'é un giro di droga e di soldi riciclati. Ad essere coinvolti sono personaggi di spicco, tra cui un onorevole, un famoso avvocato e addirittura l'ispettore Ramacci, suo superiore. Per metterlo a tacere, Ramacci fa nascondere un pacchetto di droga in casa di Rocky, che viene arrestato e rinchiuso in carcere. Dopo qualche tempo Rocky riesce a fuggire, si riunisce a Betta e Tramezzino e insieme vanno a Cortina: si tratta di intercettare l'avvocato corrotto che ha un dischetto contenente le prove dei reati. Dopo non poche difficoltà, Rocki si impadronisce dell'oggetto e fa arrestare i colpevoli. Al raduno dei poliziotti, Rocky e Betta, stavolta in divisa, vengono promossi vice ispettori.
Valutazione Pastorale
Tra il 1976 e il 1984 Tomas Milian interpretò in ben undici film il personaggio dell'ispettore di polizia Nico, nome in codice "Er monnezza". Oggi si immagina che arrivi il figlio di lui, Ricky. Dice Enrico Vanzina, cosceneggiatore: " Monnezza é un nostro piccolo Robin Hood che fa simpatia perché difende i poveracci dai prepotenti ricchi e cattivi, é un poliziotto sui generis che agisce di testa sua e va contro le regole...Claudio Amendola, che lo interpreta, non è il coatto romano cattivo e becero, ma un bravo ragazzo del popolo che dice pane al pane e vino al vino con grande allegria e che rimane sempre leale e pulito malgrado i suoi modi e il suo lessico politicamente scorretti (...)". Era giusto dare la parola a Vanzina, prima di notare che se è vero che il cinema italiano ha un gran bisogno di riscoprire il famoso prodotto medio di buona fattura e senza pretese, l'operazione va affiancata ad un po' di originalità. Si vuol dire insomma che oggi il linguaggio e il comportamento di Ricky/Amendola tutto sono tranne che 'politicamente scorretti': essendo purtroppo dominanti, sono diventati stereotipo, banalità, noia. Non provocano, non pungono, non lasciano il segno. Qualche risata certo arriva, ma non basta per far dire che si è ritrovata la commedia popolare italiana di una volta. Del tutto fuori luogo poi quel finale a Cortina, luogo privilegiato (chissà perché?) di tanti prodotti vanziniani. In conclusione, trattandosi di un prodotto solo commerciale senza velleità di approfondimento, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente, e affollato di volgarità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente quanto sopra indicato.