IL TESORO DELL’AMAZZONIA

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Avventura
Genere
Avventuroso
Regia
Peter Berg
Durata
103'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The rundown
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
R.J. Stewart, James Vanderbilt R.J. Stewart
Musiche
Harry Gregson Williams
Montaggio
Richard Pearson

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: R.J. Stewart - Scenegg.: R.J. Stewart, James Vanderbilt - Fotogr.(Scope/a colori): Tobias Schliesser - Mus.: Harry Gregson Williams - Montagg.: Richard Pearson - Dur.: 103' - Produz.: Kevin Misher, Marc Abraham, Karen Glasser.

Interpreti e ruoli

The Rock (Beck), Seann William Scott (Travis), Rosario Dawson (Mariana), Christopher Walken (Hatcher), Ewen Bremner (Declan), Jon Gries (Harvey), William Lucking (Walker), Stuart Wilson (Swenson)

Soggetto

Il mestiere del massiccio mr. Beck é quello di occuparsi di recuperi impossibili: crediti in denaro, ma anche persone. Ecco allora che un padre lo incarica di riportargli a casa il figlio Travis, partito per l'Amazzonia in cerca di tesori e finito in compagnia, dicono le ultime notizie, di Mariana, una ragazza del posto, ma anche di Hatcher, un trafficante senza scrupoli. Giunto sul posto, Beck trova il ragazzo e si prepara a riportarlo indietro. Ma qui cominciano i guai: rappresentati prima dalle varie trappole della foresta poi dai guerriglieri, infine anche dal malvagio Hatcher. L'obiettivo di tutti è recuperare il Gato, un trofeo d'oro di grande valore morale per i locali e commerciale per gli altri. Dopo lunghe traversie, lotte e scontri a fuoco, Beck riesce a mettere Travis su un aereo e a riportarlo a casa. Appena lo vede, il padre lo tratta molto duramente. Allora Beck offre all'uomo un frutto con poteri soporiferi. Quindi Beck e Travis vanno via insieme.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film cosiddetto "d'avventura", con tutti gli ingredienti tipici del genere a cominciare dallo scenario dell'Amazzonia, teatro anche in passato di racconti cinematografici più o meno riusciti. Dando il ruolo centrale ad un nuovo protagonista muscoloso (che all'inizio viene salutato da Schwarzenegger quasi in un passaggio di consegne) ma con il cuore buono e mettendogli intorno un giovane spigliato, una ragazza dal fascino selvaggio, un malvagio destinato alla sconfitta, il copione non inventa niente di nuovo ma si limita ad organizzare il 'già visto' in modo comunque rapido e scorrevole. Predomina una violenza da burla tra ironia e guasconate alla Indiana Jones. Ne esce uno spettacolo leggerino ma qua e là godibile, con nessuna altra pretesa se non quella del passatempo di facile fruizione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplicistico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con destinazione soprattutto per ragazzi.

Le altre valutazioni

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