Orig.: Francia (2003) - Sogg.: dal film "Fanfan la tulipe" di Christian Jacque scritto da Henry Jeanson, René Wheeler, René Fallet, Christian Jacque - Scenegg.: Jean Cosmos, Luc Besson - Fotogr.(Scope/a colori): Gérad Simon - Mus.: Replicant - Montagg.: Nicolas Trembasiewicz - Dur.: 98' - Produz.: Michel Feller.
Interpreti e ruoli
Vincent Perez (Fanfan), Penelope Cruz (Adeline), Helene De Figuerolle (madame Pompadour), Didier Bourdon (Luigi XV), Michel Muller (Tranche Montagne), Philippe Dormoy, Jacques Frantz, Gérald Laroche, Guillaume Galienne, Jean-Paul Dubois .
Soggetto
Nella Francia di Luigi XV, Fanfan, instancabile donnaiolo, si trova all'improvviso costretto a sposare la sua ultima conquista. Per sfuggire al pericolo, l'unica via è arruolarsi nell'esercito, sopratutto dopoché la zingara Adeline gli ha predetto un luminoso futuro sotto le armi. Arruolatosi ma insofferente alla regole, Fanfan si trova per puro caso a salvare la vita a Madame de Pompadour e alla figlia del Re. Quale ricompensa per questo suo gesto, Fanfan si guadagna l'appellativo di La Tulipe. Lui però sa che di essere predetsinato a sposare proprio la figlia del Re e solo per questo si impegna da quel momento. Mentre la guerra dei sette anni entra nella parte conclusiva, Fanfan, troppo audace verso la famiglia reale, viene imprigionato. Qui Adelina gli sta vicino, gli chiede consigli e lui comincia a guardarla con occhi diversi. Liberatosi, Fanfan riesce a smascherare il tradimento di Corsini, un consigliere del Re che invece faceva il doppio gioco con gli austriaci. Mentre si prepara un grande battaglia, Fanfan riesca a far esporre il drappo bianco che significa ritirata dei nemici. Adelina e Fanfan si sposano alla presenza del Re.
Valutazione Pastorale
Si tratta della terza versione cinematografica di Fanfan La Tulipe, personaggio nato nel 1700 e forse ispirato dal sergente La Tulipe che combattè contro gli inglesi nella battaglia di Fontenoy nel 1745. Essendo però la prima collocata nei lontani anni del 'muto' (1907), il confronto è tutto con la seconda, quella diretta nel 1952 da Christian Jacque e interpretata da Gerard Philippe e Gina Lollobrigida. Philippe/Fanfan é qui Vincent Perez, Lollobrigida/Adelina é invece Penelope Cruz. Senza entrare nel merito dei confronti, c'é da dire che la mano produttiva di Luc Besson (anche co-sceneggiatore) riesce ad unire le caratteristiche fondanti del glorioso genere 'cappa e spada' con le suggestioni dell'odierno 'action movie'. Siamo insomma nel 1700 ma spesso e volentieri si parla di oggi, con accenni, riferimenti, battute ironiche e pungenti. Il racconto così, non ponendosi obiettivi troppo alti ma restando su un piano di immediata comprensibilità, scorre agile, ben fatto, ora ingenuo ora ironico, capace di divertire con spigliatezza. Decisamente ben scelti i costumi, le atmosfere per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come passatempo simpatico e spettacolare in occasioni di intrattenimento.