IN CERCA DI AMY

Valutazione
Inaccettabile, immorale
Tematica
Omosessualità
Genere
Commedia
Regia
Kevin Smith
Durata
112'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CHASING AMY
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Kevin Smith
Musiche
David Pirner
Montaggio
Kevin Smith, Scott Mosier

Sogg. e Scenegg.: Kevin Smith - Fotogr.: (Panoramica/a colori) David Klein - Mus.: David Pirner -Montagg.: Kevin Smith, Scott Mosier - Dur.: 112' - Produz.: Scott Mosier

Interpreti e ruoli

Ben Affleck (Holden Mc Neill), Joey Lauren Adams (Alyssa Jones), Jason Lee (Banky Edwards), Dwight Ewell (Hooper), Jason Mewes (Jay), Carmen Lee (Kim), Rebecca Waxman (Dalia), Paris Petrick, Ethan Suplee, Welker White, Kelli Simpkins, John Willyung, Kevin Smith, Guine-vere Turner.

Soggetto

Due giovani amici, Holden e Banky si stanno godendo il successo raggiunto come creatori del fumetto di culto “Bluntman and Chronic”. Un giorno incontrano una collega, Alyssa, per la quale Holden prova subito un forte desiderio. I ragazzi si frequentano, e Holden ha la sorpresa di vedere che Alyssa ha tendenze omosessuali che manifesta apertamente. Tuttavia decide di frequentarla e di passare molto tempo con lei. Quando sente di non poterne più fare a meno, le dice di essere innamorato, e la cosa scatena irrita-te reazioni da parte di Alyssa. A poco a poco però anche Alyssa comincia a provare lo stesso sentimento, ma intanto Banky si sente male al pensiero di perdere l’amico e cerca di dissuaderlo. L’incomprensione allora prende il sopravvento. Holden e Alyssa si lasciano definitivamente. Si ritrovano tem-po dopo, ad un salone di fumetti, e si salutano con affetto.

Valutazione Pastorale

il film è ambientato nelle aree suburbane del centro del New Jersey e nel momento, dice il regista, in cui, dopo le superiori, “ sia-mo obbligati a diventare adulti. e innamorarsi, cosa sconvolgente emotiva-mente ad ogni età, in quel momento ti turba particolarmente”. Ritratto dal vero, dunque, ma improntato alla raffigurazione di una realtà giovanile, dove dominano la più totale confusione tra sessualità ed amore, un relativismo morale assoluto, e l’assenza di qualunque etica nel non rispetto della sensibi-lità di coloro con cui si viene a contatto. Parlare di omosessualità maschile e femminile in maniera reiterata e ossessiva, descrivere tutte le possibili varianti dei rapporti sessuali in pubblico e in privato non significa fare opera liberatoria ma anzi confondere ancora di più le idee in ordine ad una più equilibrata convivenza sul piano interiore sociale. Il film compie un’opera-zione negativa quando gira nel melodramma le oggettive difficoltà dei prota-gonisti, riducendoli quasi ad automi non più in grado di valutare le proprie azioni. Dal punto di vista pastorale, non un film di denuncia, ma un’opera-zione gravemente immorale per il compiacimento con cui presenta situazioni tutte negative.
Utilizzazione: l’autore del film è quello che aveva diretto, anni fa, “Clerks”, molto simile a questo. Passa per un regista attento alla “cultura” dei giovani. L’abuso del termine “cultura” è uno degli aspetti più respingenti di questo tipo di produzioni. Il film è da escludere dalla programmazione ordinaria ed anche in altre circostanze è preferibile non farvi ricorso.

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