Orig.: Gran Bretagna (2007) - Sogg. e scenegg.: Paul Laverty - Fotogr.(Panoramica/a colori): Nigel Willoughby - Mus.: George Fenton - Montagg.: Jonathan Morris - Dur.: 96' - Produz.: Rebecca O'Brien.
Interpreti e ruoli
Kierston Wareing (Angie), Juliet Ellis (Rose), Leslaw Zurek (Karol), Joe Siffleet (Jamie), Colin Coughlin (Geoff), Maggie Huseey (Cathy), Raymond Mearns (Andy), Davoud Rastgou (Mahmoud), Mahin Aminnia (moglie di Mahmoud), Frank Gilhooley (Derek), David Doyle (Tony)
Soggetto
A Londra Angie, donna e madre energica e volitiva, decide di aprire insieme alla coinquilina Rose un'agenzia di selezione del personale extracomunitario. Comincia così a fare i conti con i boss di strada e con altre organizzazioni meno pulite che sfruttano i bisogni degli immigrati in cerca di lavoro. Se per un po' tutto va bene, arriva inevitabile il momento in cui ci sono da prendere decisioni che implicano scelte etiche e morali. Quando il suo figlioletto viene rapito, Angie capisce di essere a sua volta diventata una donna senza scrupoli. Non resta che lasciare la città e ricominciare da capo da un'altra parte. Magari per fare lo stesso mestiere...
Valutazione Pastorale
Il viaggio di Ken Loach dentro il malessere della società inglese (in senso lato, occidentale) prosegue con questo racconto (scritto da Paul Laverty) che si getta a piene mani nei meandri di quell'orrore di corruzione che il mercato dei profughi dall'est Europa. Come sempre, Loach non risparmia accuse precise a coloro che questo mercato alimentano per pura speculazione, senza mai risolvere alcun problema ma anzi aggravandoli proprio per poterci speculare sopra. La denuncia é forte, e resa più incisiva da una regia incalzante e veloce, dalla presenza di una Angie, prototipo di contraddizioni, dalla capacità di non promettere soluzioni in vista e tuttavia di stare comunque dalla parte di che è sfruttato e umiliato. Film opportuno dunque e che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in altre circostanze per avviare riflessioni sui molti, attuali argomenti che affronta. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.