Sogg. e Scenegg.: Eric Rohmer - Fotogr.: (normale/a colori) Diane Baratier - Mus.: Sebastien Erms - Montagg.: Mary Stephen - Dur.: 91' - Produz.: Francoise Etchegaray
Interpreti e ruoli
Clara Bellar (Esther), Antoine Basler (Horace), Judith Chancel (Aricie), Malcolm Conrath (Felix), Serge Renko (Lui), Aurore Rauscher (Lei), Michael Kraft (Il pittore), Veronika Johansson (La svedese), Benedicte Loyen (La giovane donna)
Soggetto
Primo episodio Il rendez-vous delle 7 La studentessa Esther sta con Horace, ma l'amico Felix insinua che costui incontri da un po' di tempo una ragazza al "Dame Tartine". Abbordata da un gigolò al mercato, gli dà scherzosamente appuntamento in quel locale all'ora in cui Horace dovrebbe incontrarvi l'altra, ma non trovando il portafoglio pensa di essere incappata in un ladro. Ma l'oggetto le viene restituito da Aricie, una biondina simpatica che la invita al "Dame Tartine" per farle conoscere il suo ragazzo, che è poi Horace, il quale, ovviamente, viene lasciato da Esther che decide di partire. Il gigolò non troverà quindi nessuno all'appuntamento. Secondo episodio Le panchine di Parigi Lui, un giovane professore, tenta disperatamente di convincere Lei, una giovane donna, a salire nel suo appartamento. Lei nicchia perché si sente ancor legata al suo convivente. Fatto il giro dei più caratteristici parchi della capitale, Lei, avendo due giorni liberi, invita Lui in un hotel a Montmartre. Qui ha la sorpresa di vederci entrare il suo convivente con un'altra. Terzo episodio Madre con bambino, 1907 Un pittore riceve la visita di una svedese mandatagli da un'amica per conoscere Parigi. Costei non lega con lui e la sua pittura e questi la dirotta al museo a cibarsi dei quadri di Picasso. Poi attratto per strada da una giovane donna, la segue nello stesso museo, dove cerca di attirare la sua attenzione, fino a seguirla. Dopo averla convinta a salire a casa di lui, la giovane donna si dichiara sposata da poco e in procinto di partire: il pittore ha però tratto ispirazione per ritoccare un suo quadro.
Valutazione Pastorale
il gioco del regista Eric Rohmer sembra ormai essersi ridotto, anzi confinato, in una sua personale geometria, nella specularità di situazioni e personaggi, praticamente "freddi" nei loro circuiti sentimentali, di gente che a parole si ama, si prende e si lascia, ma in realtà entra nel meccanismo nel tentativo di rendere plausibile questo comportamento. Anche in questi tre episodi emerge l'innegabile narcisismo del regista, per sua natura e vocazione facile ad un intellettualismo tanto elegante, quanto asettico e provocatorio. Quello, tuttavia, che finisce col rasentare la vacuità e l'ambizione spinta è il linguaggio: i dialoghi si evidenziano per la loro verbosità tutta epidermica. Nei racconti proposti c'è l'abituale riferimento alla commedia dell'amore, con piccoli personaggi invischiati e intrappolati tra ciò che è e ciò che appare; con tantissimi risvolti, appuntamenti, provocazioni e sospetti, ma in conclusione senza autenticità. Il film ha una gradevole fotografia: si sceglie come cornice una Parigi un po' insolita, mentre è sorretto da interpreti ben coordinati. Le frasi stereotipate, le risatine, i gesti, i falsi pudori, esprimono evidentemente l'idea che il regista si è fatto della gioventù d'oggi, alla quale concede, come unico tocco realistico, un "pizzico" di turpiloquio che suona persino ridicolo. Pastoralmente il film è discutibile, visto che il tradimento e l'inganno fanno da ingrediente comune ai tre episodi. N.B. Al film è abbinato il cortometraggio UNA COPPIA DISTRATTA del regista Sandra Monteleoni, interpretato da Anna Galiena e Rodolfo Corsato (Italia 1995 a colori durata: 15') In un appartamento una donna in crisi decisa a staccarsi dall'amante lo aspetta impugnando una pistola. Al momento di usarla, mentre lui l'abbraccia, la lascia cadere e l'arma uccide un uomo dietro una tenda. La coppia neppure si accorge che il morto è il marito della donna.